Tassazione elevata per il residente USA che riceve anche un Compenso Amministratore dall'Italia

In questo articolo affronteremo un problema abbastanza frequente che crea dei notevoli grattacapi a soggetti che sono fiscalmente residenti in America, percepiscono un reddito Americano e sono anche componenti di un Consiglio di Amministrazione di una Società Italiana dalla quale percepiscono un regolare emolumento (ma il problema esiste anche con altri redditi Italiani).
Questa fattispecie dà origine ad una tassazione complessiva (Italiana ed Americana) piuttosto elevata, che la Convenzione contro le doppie imposizioni riesce mitigare solo in parte.
Vediamo perché.



Vediamo innanzitutto di specificare i termini del problema: il caso che stiamo trattando è quello di un Cittadino Italiano (non è rilevante se costui abbia anche la Cittadinanza Americana oppure una Green Card o un semplice Visto) che lavori in America e sia fiscalmente residente là.
Ipotizziamo anche che il soggetto sia un dipendente o l'Amministratore di una Società Americana dalla quale percepisca un compenso di 1.500.
Ora, il nostro è anche un Consigliere di Amministrazione di una Società di capitali Italiana (Spa o Srl) dalla quale percepisce un regolare emolumento pari a 700.
Ipotizziamo altresì che il soggetto viva a New York, con la sua famiglia e che passi in America circa 250 giorni all'anno, mentre i restanti sono passati in Italia.

Ora, vediamo innanzitutto di chiarire un problema preliminare, connesso con la residenza fiscale del nostro soggetto ed il suo ruolo di Consigliere di Amministrazione in una Società Italiana: in America esiste una normativa relativa alla residenza delle Società, ma in generale l'IRS non ha l'attenzione (spasmodica) che l'Agenzia delle Entrate Italiana ha sul concetto di esterovestizione delle società. Pertanto non è molto frequente il caso in cui l'IRS contesti che una Società formalmente Italiana sia, di fatto, una Corporation Americana in relazione al fatto che il luogo in cui sono prese le decisioni fondamentali dell'impresa è il luogo di residenza fiscale (l'America nella fattispecie) di uno dei suoi Consiglieri di Amministrazione.
Detto questo, è ovviamente sempre buona norma seguire le avvertenze generali che si seguono nel caso di un Amministratore con residenza estera e cioè:
- evitare che il soggetto in questione sia un Amministratore Unico;
- fare in modo che gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione siano residenti nel Paese in cui è costituita la Società (l'Italia, nella fattispecie);
- tenere sempre ben verbalizzate le riunioni del CdA, in modo tale che sia sempre possibile dimostrare come e con che modalità sono state prese le decisioni più importanti della società.

Una seconda importante premessa è che il Cittadino Italiano in questione, nonché tutti i componenti della sua famiglia, siano iscritti all'AIRE, in modo da evitare che il Fisco Italiano possa tentare di contestare allo stesso la residenza fiscale Italiana. Per maggiori approfondimenti sul punto, vi rimandiamo al seguente articolo.

Fatte queste doverose premesse, focalizziamoci ora su dove si pagano le imposte nei due Paesi nel caso considerato.
Sappiamo che il Compenso Amministratore in Italia è un reddito che subisce la medesima tassazione del reddito di lavoro dipendente e pertanto è assoggettato alle stesse ritenute alla fonte. Il relativo reddito è da riportare nella dichiarazione dei  redditi Italiana, dove è sempre bene evidenziare la residenza estera del soggetto in questione.
Immaginiamo che la tassazione in Italia, sul compenso amministratore di 700, sia complessivamente pari a 260.

A questo punto sarà necessario per il soggetto sottoporre a tassazione in America il worldwide income, in relazione alla sua residenza fiscale Americana.
Pertanto il reddito su base mondiale sarà il seguente:

1.500 reddito di fonte Americana;
+700 reddito di fonte Italiana, già tassato per 260 in Italia, Paese della fonte.
Il reddito su base mondiale sarà pari a 2.200 e su questo reddito si calcoleranno le imposte complessive Americane.

A questo punto, cominciamo ad evidenziare i tre fattori che danno origine ad una tassazione particolarmente elevata.

FATTORE N. 1.
Il primo elemento che causa una tassazione elevata deriva dal fatto che nel caso di specie non si può applicare la Foreign Earned Income Exclusion (FEIE, per dettagli vedasi il seguente articolo) dato che il soggetto non è residente in Italia, bensì in America.
Pertanto il compenso amministratore percepito in Italia dal nostro soggetto che è residente fiscale in America è interamente assoggettato a tassazione negli USA. 

FATTORE N. 2.
In America non si pagano solo le imposte Federali, ma anche quelle Statali. In alcuni Stati Americani le imposte sulla persona fisica sono molto basse o addirittura nulle, come in Florida, mentre in altri, come la California, sono particolarmente elevate.

Questi sono gli Stati che hanno un'aliquota flat per l'income tax sul reddito delle persone fisiche:

Colorado 4,55%

Illinois 4,95%

Indiana 3,23%

Kentucky 5,0%

Massachusetts 5,0%

Michigan 4,25%

New Hampshire 5,0%

North Carolina 5,25%

Pennsylvania 3,07%

Utah 4,95%

Questi, invece, sono gli Stati che hanno un'aliquota progressiva per l'income tax sulle persone fisiche (sono indicate l'aliquota minima e massima):

Alabama 2%-5%

Arizona 2,59%-8%

Arkansas 2,0%-5,9%

California 1%-13,3%

Connecticut 3%-6,99%

Delaware 0%-6,6%

District of Columbia 4%-8,95%

Georgia 1%-5,75%

Hawaii 1,4%-11%

Idaho 1,125%-6,925%

Iowa 0,33%-8,53%

Kansas 3,1%-5,7%

Louisiana 2%-6%

Maine 5,8%-7,15%

Maryland 2%-5,75%

Minnesota 5,35%-9,85%

Mississippi 3%-5%

Missouri 1,5%-5,4%

Montana 1%-6,9%

Nebraska 2,46%-6,84%

New Jersey 1,4%-10,75%

New Mexico 1,7%-5,9%

New York 4%-8,82%

North Dakota 1,1%-2,9%

Ohio 0%-4,797%

Oklahoma 0,5%-5%

Oregon 4,75%-9,9%

Rhode Island 3,75%-5,99%

South Carolina 0%-7%

Vermont 3,35%-8,75%

Virginia 2%-5,75%

West Virginia 3%-6,5%

Wisconsin 3,44%-7,65%

Gli Stati non indicati hanno aliquota pari a zero.

Pertanto, sul reddito di fonte Italiana derivante dal compenso amministratore, si pagano anche imposte Statali dello Stato di New York, relativamente alle quali non si può portare in detrazione alcuna imposta estera.

FATTORE N. 3.

Il terzo elemento che comporta una elevata tassazione concerne il Tax Credit Americano. 
Ipotizziamo che:
- il reddito di fonte Americana pari a 1.500 sia già tassato alla fonte in America con delle ritenute (withholding) pari a 355 per le imposte Federali e pari a 70 per le imposte Statali.
- il reddito mondiale di 2.200 comporti delle imposte Federali Americane complessive pari a 600 e delle imposte dello Stato di New York complessive pari a 160.
Ora, come abbiamo detto le imposte Statali non ammettono alcun Credito d'imposta per le imposte eventualmente pagate all'estero su redditi di fonte estera, mentre così non è per le imposte federali, le quali, ai sensi della Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Stati Uniti, ammettono un Tax Credit.

Dunque i dati del problema sono i seguenti:

Reddito su base mondiale: 2.200;
Reddito di fonte Italiana: 700;
Reddito di fonte Americana: 1.500;
Imposte pagate in Italia: 260;
Imposte Americane Federali su reddito di fonte Americana: 355 (applicate con ritenuta alla fonte);
Imposte Americane Statali su reddito di fonte Americana: 70 (applicate con ritenuta alla fonte).
Imposte Americane Federali su reddito mondiale: 600;
Imposte Americane Statali su reddito mondiale: 160.

Dunque, in un primo step, dalla Tax Return Americana emerge un debito d'imposta netto per il nostro soggetto pari a:
600 + 160 - 355 - 70 = 335.
Questo perché il soggetto aveva già subito ritenute per 355 e 70 in America, sul reddito di fonte Americana.

Ora dobbiamo capire in che modo il Tax Credit Italiano di 260 abbatta questo debito d'imposta pari di 335.

In America il Form deputato alla determinazione delle imposte estere che sono ammesse in detrazione delle imposte Americane come Tax Credit è il Form 1116. Il meccanismo è piuttosto complesso, e non lo affronteremo in dettaglio, privilegiando una comprensione del processo e dei ragionamenti di fondo.
Il meccanismo di scomputo delle imposte Italiane da quelle Americane segue un processo simile a quello previsto in Italia, ed è parzializzato in una percentuale pari al rapporto tra il reddito di fonte estera sul reddito complessivo.
Vediamo di applicarlo al nostro esempio: la percentuale di imposte Italiane detraibili nella Tax Return Americana è pari al seguente rapporto:

reddito di fonte italiana/reddito su base mondiale

Questo rapporto è pari a:

700 / 2.200 = 31,8%

Pertanto saranno detraibili dalle imposte Americane Federali le seguenti imposte Italiane:

260 x 31,8% = 83.

Il totale dedito d'imposta emergente nella Tax Return Americana sarà dunque il seguente:

335 - 83 = 252.

Il carico fiscale complessivo sarà dunque pari a:

260 imposte pagate in Italia +
160 imposte pagate allo Stato di New York +
600 - 83 = 517 imposte Federali:
Totale imposte Americane ed Italiane = 937.

Il calcolo si può anche fare nella seguente forma alternativa:

260 imposte pagate in Italia +
355 ritenute federali subite in America +
70 ritenute statali subite in America +
252 debito finale dalla Tax Return Americana
Totale imposte Americane ed Italiane = 937

Le rimanenti imposte Italiane (260 – 83 = 177) non detratte nella Tax Return Americana saranno riportate nella Tax Return degli anni successivi ed eventualmente scomputate dalle imposte Americane colà emergenti.

Pertanto, partendo dal presupposto che il reddito di fonte Americana è già pagato dalle ritenute alla fonte Americane, cerchiamo ora di capire quale sia l’effettiva tassazione sull’importo di reddito ulteriore di 700 derivante dal Compenso Amministratore Italiano.
Questo reddito ulteriore Italiano ha subito questa tassazione:

imposte subite in Italia: 260.
imposte subite in America: 252.
Totale imposte: 512.

La tassazione sul reddito ulteriore di fonte Italiana è stata pertanto pari a:

512/700 = 73%

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Tale problematica di elevata tassazione marginale dei redditi di fonte Italiana emerge anche laddove siano presenti altre tipologie di reddito di fonte Italiana, come redditi di lavoro autonomo, rendite finanziarie, etc.

Ovviamente, qualora il reddito Italiano fosse l’unico reddito percepito dal soggetto residente negli USA, il problema sarebbe molto meno rilevante dato che in tal caso tutte le imposte Italiane sarebbero completamente detraibili da quelle Americane. Il problema di cui stiamo discutendo emerge quando il residente in America ha due redditi, uno di fonte Americana ed uno di fonte Italiana.

Per mitigare tale effetto è necessario adottare una serie di adattamenti e modificazioni alle relazioni economico-fiscali che il soggetto ha in essere tra Italia e Stati Uniti, in modo da evitare l'effetto negativo dei tre fattori delineati nel presente articolo, ottimizzando conseguentemente il carico fiscale complessivo.

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Enrico Povolo