Mancata dichiarazione di conti bancari esteri all'IRS: la Suprema Corte USA deve decidere se applicare una sanzione da 2,72 milioni di dollari
In questo articolo analizzeremo un contenzioso fiscale approdato presso la Suprema Corte degli Stati Uniti che riguarda il caso di un Cittadino Americano che aveva dimenticato di dichiarare tutti i propri financial accounts esteri nella Tax Return Americana. La controversia in questione (Bittner v. United States) è la seguente: la penalty di $10.000 prevista per la mancata presentazione del Form FBAR è da applicarsi per ogni singolo Form annuale non presentato oppure per ogni singolo financial account estero non dichiarato?
Nel primo caso le sanzioni ammontano a 50.000 dollari, mentre nel secondo arrivano addirittura a 2,72 milioni di dollari.
Ricordiamo che il Form FBAR (Foreign Bank Account Report) è un form che va aggiunto alla Tax Return Americana e che prevede per ogni Cittadino Americano, indipendentemente dalla sua residenza fiscale (che può essere anche estera, come nel caso dei Cittadini Americani residenti in Italia) l'obbligo di riportare ogni financial account detenuto fuori dagli Stati Uniti. L'FBAR è anche altresì conosciuto come Form FinCEN Report 114.
Per ulteriori approfondimenti su cosa sia il form FBAR e perché sia così importante vi suggeriamo il seguente articolo:
Il caso di cui tratteremo nel presente articolo riguarda un caso di mancata compilazione NON VOLONTARIA, pertanto le violazioni sono determinate in misura fissa calcolate in 10.000 dollari per account e per anno.
Per il 2022, il valore della sanzione è stato aumentato a causa dell'inflazione a 14.489 dollari per singolo account e per anno.
Vediamo innanzitutto la differenza tra violazione not willful e violazione willful.
Mancata compilazione FBAR involontaria (not willful)
Come detto sopra, il caso che analizzeremo riguarda una violazione non volontaria (not willful) e pertanto il caso è di estremo interesse proprio perché può applicarsi anche a tutti coloro che ancora non hanno riportato correttamente i propri conti correnti, conti deposito o conti titoli non Americani all'IRS.
Ovviamente nel caso di mancata compilazione involontaria il contribuente deve sostenere la tesi che non era a conoscenza della norma che prevedeva il reporting degli account esteri e tale tesi deve essere credibile.
Mancata compilazione FBAR volontaria (willful)
Per contro, ricordiamo che le sanzioni nel caso in cui l'IRS scoprisse che la mancata compilazione fosse volontaria (willful) sono ben maggiori, visto che la penalty sarebbe il maggiore dei seguenti due valori:
Valore 1 per sanzione willful: 100.000 dollari;
Valore 2 per sanzione willful: 50% del valore presente a fine anno in ogni financial account non dichiarato, per ogni anno di mancata compilazione del form FBAR.
ESEMPIO.
Immaginiamo che un soggetto abbia volontariamente omesso di dichiarare i seguenti conti correnti per un periodo di 5 anni:
Conto 1: Il conto non era movimentato e deteneva al suo interno un valore pari a 50.000 dollari per ognuno dei 5 anni.
Conto 2: Il conto non era movimentato e deteneva al suo interno un valore pari a 20.000 dollari per ognuno dei 5 anni.
Qualora l'IRS riesca a dimostrare che il contribuente avesse volontariamente occultato il possesso dei conti esteri, le sanzioni si calcolerebbero nel seguente modo:
Valore del Conto 1 x 50% = 25.000 dollari
25.000 dollari x 5 anni = 125.000 dollari
Valore del Conto 2 x 50% = 10.000 dollari
10.000 dollari x 5 anni = 50.000 dollari
125.000 + 50.000 = 175.000 dollari.
La sanzione per comportamento willful sarebbe pari a 175.000 dollari.
Facciamo notare che è assolutamente possibile, come nell'esempio indicato, che la somma delle sanzioni sia anche di molto superiore al valore totale detenuto nei conti non dichiarati.
Perché si possa applicare una sanzione per comportamento willful è necessario che l'IRS trovi delle indicazioni chiare, come delle e-mail nelle quali il contribuente si dichiari edotto dell'obbligo di dichiarare i conti nel Form FBAR o altre evidenze del genere.
E' da fare anche attenzione al fatto che queste sanzioni sono le Civil Penalties, dato che le Criminal Penalties sono addirittura peggiori, prevedendo una sanzione aggiuntiva fino a 250.000 dollari e 5 anni di prigione.
Dunque è ben evidente che l'IRS vuole stroncare sul nascere ogni tentativo di non dichiarare volontariamente i conti esteri nel form FBAR.La controversia Bittner v. United States
La controversia in questione riguarda il caso di un businessman Americano di origini rumene che aveva involontariamente mancato di compilare il Form FBAR per 5 anni per 54 financial accounts esteri.
La questione è la seguente: la sanzione di 10.000 dollari prevista per il modello FBAR (elevata poi nel corso degli anni e portata nel 2022 a 14.489 dollari a causa dell'inflazione) si deve applicare sul SINGOLO form FBAR non compilato, oppure sul SINGOLO financial account estero non dichiarato?
Il calcolo è molto diverso nelle due ipotesi suddette.
- Sanzione sul SINGOLO FBAR non compilato:
in questo caso siamo di fronte ad una situazione molto semplice dato che i form FBAR non compilati riguardano 5 anni:
Sanzione per form FBAR x 5 anni = 10.000 dollari x 5 anni = 50.000 dollari
In questo caso la sanzione ammonterebbe a 50.000 dollari.
- Sanzione sul SINGOLO financial account non dichiarato:
in questo caso siamo di fronte ad una situazione molto più complessa, dato che ognuno dei form FBAR non compilati conteneva 54 financial accounts, per i 5 anni:
Sanzione per Financial Account x N. Financial account x 5 anni =
10.000 dollari x 54 financial accounts x 5 anni = 2.720.000 dollari
In questo caso la sanzione ammonterebbe a 2,72 milioni di dollari (*).
(*) Il calcolo suddetto darebbe 2,7 milioni di dollari. La differenza di 20.000 dollari riguarda il fatto che per alcuni anni la sanzione è aumentata, come abbiamo detto, a causa dell'inflazione.
Ora la norma afferma che il calcolo corretto è il secondo e pertanto la sanzione sarebbe di 2,7 milioni di dollari.
Però una precedente sentenza, emessa dal Ninth Circuit Ruling, United States v. Boyd, aveva affermato che le sanzioni si applicano per form e non per financial account.
La questione è passata agli onori della cronaca anche perché i Giudici della Suprema Corte hanno voluto sentire gli Avvocati delle parti prima di giudicare, cosa senz'altro non particolarmente frequente.
Il 2 Novembre 2022 il giudice della Suprema Corte, Elena Kagan, ha chiesto all'Avvocato che difende Bittner la seguente domanda:
"One might say that your version forces the government to treat equally someone who has a $10.000 account and somebody like your client, who has extreme wealth and many many accounts and where he is depriving the government of much more information".
Alcuni osservatori propendono per la tesi che la Suprema Corte opterà per la modalità di calcolo del Governo Americano, e pertanto per singolo account, ma ovviamente è necessario aspettare il relativo pronunciamento.
Conclusioni
Le conclusioni che possiamo trarre dal caso considerato sono le seguenti:
- la pronuncia della Suprema Corte degli Stati Uniti sarà definitiva, dato che nei sistemi di Common Law il giudizio della Suprema Corte non è derogabile e diventerà vincolante anche per gli altri giudici.
- la controversia Bittner v. United States è un caso importante perché evidenzia come il Governo degli Stati Uniti tiene particolarmente alla compilazione del modello FBAR, ancor più della compilazione delle Tax Return Americane.
- le sanzioni per mancata compilazione del modello FBAR, ancorché involontaria, potranno essere veramente massicce nel caso in cui la pronuncia fosse favorevole al Governo.
- è molto probabile che il contribuente in questione sia stato scoperto proprio tramite l'applicazione della normativa FATCA, e cioè che sia stata la sua banca estera a comunicare all'IRS la presenza di questi account esteri. Dunque è un segnale che l'IRS è attivamente alla caccia dei Cittadini Americani che non dichiarano i propri conti esteri.
- da ultimo, i Cittadini Americani residenti in Italia che non avessero ancora sanato la propria posizione devono prendere seriamente in considerazione la sanatoria, dato che questa controversia ha messo in evidenza che l'IRS non molla la presa sui conti esteri.
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Enrico Povolo