Moving to Italy from the US: il nuovo Visto per Digital Nomad tra requisiti ed opportunità fiscali

In questo articolo, scritto a quattro mani insieme con l'Avvocato Alessandro Zucca, analizzeremo le modalità con le quali un Cittadino Americano privo di Cittadinanza Italiana possa trasferirsi in Italia con un Visto per Digital Nomad lavorando in remote working per una Società Americana.
Analizzeremo i requisiti necessari per richiedere il visto per Digital Nomad e Remote Worker, e ci soffermeremo in particolare sulle opportunità fiscali di tale visto.



Sommario:

1. LA NUOVA LEGGE SUI DIGITAL NOMAD

2.1 DIGITAL NOMAD E REMOTE WORKER: CHE DIFFERENZA C'E'?

2.2  I DIGITAL NOMAD E REMOTE WORKER NON DEVONO RISPETTARE IL DECRETO FLUSSI

3. I REQUISITI PER OTTENERE IL VISTO PER DIGITAL NOMAD - REMOTE WORKER

   3.1.1 Cosa si intende per attività lavorativa "altamente qualificata"?

   3.1.2 E se il Cittadino Americano è uno Youtuber, Blogger o Vlogger?

   3.2. Requisiti aggiuntivi per Remote Workers

   3.3 I requisiti di reddito

   3.4 Il requisito dell'abitazione in Italia

   3.5 Il requisito della Copertura Assicurativa Sanitaria

4. IL PERMESSO DI SOGGIORNO ELETTRONICO (PSE)

5. IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

6. LE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

7. LE PROBLEMATICHE FISCALI DEL VISTO PER DIGITAL NOMAD

   7.1 L'apertura della Partita IVA per il Digital Nomad

   7.2 Le criticità fiscali connesse con i Remote Workers



1. LA NUOVA LEGGE SUI DIGITAL NOMAD

Con il Decreto Interministeriale del 29 Febbraio 2024 riguardante i Digital Nomad l'Italia ha introdotto un nuovo visto per permettere ai Cittadini Americani sprovvisti di Cittadinanza Italiana di potersi trasferire a lavorare in Italia.
Questo Decreto tratta infatti delle "Modalità e requisiti per l'ingresso ed il soggiorno dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea che svolgono un'attività lavorativa altamente qualificata attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto”.

Abbiamo già trattato in precedenza di alcune modalità alternative con le quali un Cittadino Americano si può trasferire in Italia ottenendo un visto. In particolare vi invitiamo a consultare il seguente articolo riguardante il Visto per Residenza Elettiva:


La principale differenza col visto per Digital Nomad consiste nel fatto che il Visto per Residenza Elettiva è riservato ai Cittadini Americani che vengono in Italia senza dover lavorare, in quanto sono titolari di rendite (pensioni, affitti, royalties, interessi, dividendi e capital gains) che permettono loro di vivere senza dover lavorare.
Per contro, il Digital Nomad è colui che si trasferisce in Italia per lavorare, in particolare per lavorare da remoto.

Qui sotto trovare il link alla pagina del Consolato Italiano di New York che tratta di Digital Nomad e Remote Worker:



2.1 DIGITAL NOMAD E REMOTE WORKER: CHE DIFFERENZA C'E'?

Prima di addentrarci nell'analisi, è importante mettere a fuoco una importante differenza tra due diversi concetti, il Digital Nomad ed il Remote Worker.

Chi è il DIGITAL NOMAD

Il Digital Nomad è il Cittadino Americano che svolge in Italia attività di LAVORO AUTONOMO (self-employment person o attività da independent contractor) attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che gli consentiranno di lavorare da remoto. In tali casi, in presenza dei requisiti che andremo ora ad analizzare, sarà rilasciato un Visto per lavoro autonomo come nomade digitale.

Chi è il REMOTE WORKER

Il “Lavoratore da remoto” (remote worker) è il Cittadino Americano che, attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare in smart working, svolge in Italia attività di LAVORO DIPENDENTE; il datore di lavoro (employer) potrà avere la Sede legale in Italia oppure in America o in altri Paesi. In tali casi, in presenza dei requisiti sottoelencati, sarà rilasciato un Visto per lavoro dipendente come lavoratore da remoto.

Pertanto, i due concetti di Digital Nomad e Remote Worker, che sono accomunati dal fatto che:
- entrambi i soggetti vengono in Italia per lavoro,
- entrambi i soggetti lavorano da remoto,

si differenziano in quanto il secondo è un concetto che riguarda i lavoratori dipendenti, mentre il primo è un concetto che riguarda i lavoratori autonomi, altresì detti self-employment persons o independent contractors.


2.2  I DIGITAL NOMAD E REMOTE WORKER NON DEVONO RISPETTARE IL DECRETO FLUSSI

Uno dei temi importanti da capire è che i soggetti che rispettano i requisiti per il Visto da Digital Nomad e Remote Worker, essendo lavoratori altamente specializzati, NON DEVONO rispettare i cosiddetti Decreti Flussi, con i quali lo Stato Italiano pone dei limiti massimi all'entrata di lavoratori con Visto per Lavoro dipendente o autonomo. Pertanto, i Digital Nomad - Remote Workers possono entrare in Italia in ogni momento, indipendentemente dal fatto che ci sia capienza o meno nei cosiddetti Decreti Flussi.

Un'altra considerazione importante è che il Remote Worker può essere dipendente sia di una Società Americana, sia di una Società Italiana.
Vedremo poi, al punto 7.2, che ci sono diverse criticità fiscali per i Remote Workers che sono dipendenti di Società Americane.


3. I REQUISITI PER OTTENERE IL VISTO PER DIGITAL NOMAD - REMOTE WORKER

Il Visto per Digital Nomad è un’autorizzazione amministrativa discrezionale che lo Stato Italiano rilascia ai Cittadini Americani e agli altri Cittadini Extra Unione Europea che intendono trasferirsi in Italia stabilmente, svolgendo un'attività lavorativa altamente qualificata
Il Visto va richiesto alla rappresentanza diplomatico consolare (Ambasciata o Consolato) Italiana in America (si dovrà andare nel Consolato di pertinenza del luogo di residenza Americana del richiedente) e sarà valido per un periodo fino a 365 giorni.

Il primo requisito che si deve soddisfare riguarda il fatto che l'attività lavorativa che il Cittadino Americano  svolge debba essere un'attività "altamente qualificata".
Vediamo di capire con precisione di cosa si tratta.

3.1.1 Cosa si intende per attività lavorativa "altamente qualificata"?

La definizione tecnica di attività lavorativa "altamente qualificata" si trova nell’art. 27 quater del D. Lgs. n. 286/1998: da essa si evince che sono considerati Lavoratori altamente qualificati i Cittadini Americani che svolgano prestazioni lavorative in Italia e che siano in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

A. LAUREA TRIENNALE O LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO (PhD).

B. ATTESTAZIONE DA PARTE DI UN ALBO PROFESSIONALE ITALIANO DEL POSSESSO DEI REQUISITI PER POTER SVOLGERE UNA PROFESSIONE PROTETTA.

C. UNA QUALIFICA PROFESSIONALE DI ALTO LIVELLO PER ALMENO 5 ANNI.

Vediamoli nel dettaglio.

A. LAUREA TRIENNALE O LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO (PhD).

Tale titolo di Studio deve essere riconosciuto formalmente in una delle seguenti modalità:

- tramite il sito di CIMEA:

 
-  tramite la cosiddetta Dichiarazione di Valore (DV):


E' importante precisare che la Dichiarazione di Valore è un documento descrittivo del titolo di studio conseguito in America (o in altri Paesi), emesso dal Consolato Italiano e che non implica alcun riconoscimento di equipollenza rispetto ai titoli di studio conseguiti in ItaliaL’Equipollenza vera e propria – che implica invece l’equiparazione a tutti gli effetti di un titolo di studio Americano ad un corrispondente titolo di Studio Italiano – è invece a carico degli Uffici Scolastici Regionali Italiani e richiede, fra gli altri documenti, anche ma non solo la Dichiarazione di Valore del titolo di studio Americano.
Ai fini del rilascio del Visto per Digital Nomad basta la sola Dichiarazione di valore (DV).


B. ATTESTAZIONE DA PARTE DI UN ALBO PROFESSIONALE ITALIANO DEL POSSESSO DEI REQUISITI PER POTER SVOLGERE UNA PROFESSIONE PROTETTA.

Si tratta di un'attestazione rilasciata da parte di un Albo Professionale Italiano (Architetti, Ingegneri, Avvocati, etc.) circa il possesso da parte del Cittadino Americano dei requisiti per svolgere la professione protetta.
Tale attestazione va richiesta ad uno dei circa 180 enti che sono autorizzati ad emetterla:


 
C. UNA QUALIFICA PROFESSIONALE DI ALTO LIVELLO, CON PROVA DI LAVORO PER ALMENO 5 ANNI NEL SETTORE.

A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, si considerano "Qualifiche professionali di alto livello" le seguenti:

- Tecnico elettronico;
- Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati;
- Tecnico per l’automazione industriale;
- Tecnico dei servizi di impresa;
- Tecnico di impianti termici; 
- Tecnico della trasformazione agroalimentare.

Suggeriamo, in ogni caso, di fare un controllo preventivo con il Consolato Italiano di riferimento per verificare che la qualifica del proprio lavoro rientri tra le qualifiche professionali di alto livello.

Il Cittadino Americano che si trovasse a dover dimostrare tale requisito di possesso di "alta specializzazione" deve, infatti, presentare al Consolato Americano i seguenti documenti:

- Dati identificativi della Società Americana e del settore di attività in cui ha lavorato nei 5 anni precedenti la richiesta del Visto per Digital Nomad;
- Il ruolo e la mansione ricoperta all'interno della società (imprenditore, socio, amministratore, dipendente);
- Copia del contratto di lavoro e/o copie delle buste paga (payrolls) relative al periodo lavorato (almeno due per ognuno dei 5 anni richiesti);
- Lettera della Società o del datore di lavoro che descrive le mansioni professionali presso l'azienda, comprese le date di inizio e fine dell'impiego.

Per tecnici, imprenditori, amministratori e dirigenti che lavorano nel settore ICT (Information and Communications Technologies), il periodo temporale è ridotto da 5 a 3 anni di esperienza professionale acquisita negli ultimi 7 anni.


3.1.2 E se il Cittadino Americano è uno Youtuber, Blogger o Vlogger?

Nel caso in cui il Cittadino Americano sia un Professional Youtuber, Blogger o Vlogger, il requisito che deve essere presente è ovviamente quello della Laurea, dato che gli altri due non possono essere verificati.


3.2. Requisiti aggiuntivi per Remote Workers

Per i soli Remote Workers, sono richiesti i seguenti ulteriori documenti:

- Il Contratto di lavoro, o la relativa offerta vincolante, da cui risulti una retribuzione pari o superiore a quella prevista dai contratti collettivi nazionali;

- Una Lettera del Datore di lavoro (Americano o Italiano) attestante che negli ultimi 5 anni il Datore di Lavoro medesimo non è stato condannato per reati inerenti al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, allo sfruttamento lavorativo di minori, alla violazione delle leggi sul lavoro, né per altri reati sull’Immigrazione. La lettera deve essere firmata da un dirigente o da un rappresentante legale o da un altro agente autorizzato del datore di lavoro e la firma deve essere accompagnata da una fotocopia del documento d'identità con foto del firmatario.


3.3 I requisiti di reddito

Per ciò che riguarda il requisito di reddito, il Cittadino Americano che vuole trasferirsi in Italia deve dare prova di poter pagare almeno tre volte il minimo necessario per pagare i contributi sanitari in Italia, i quali ammontano a 8.263,31 euro nel 2024. 
Pertanto nel 2024 il reddito minimo annuo non deve essere inferiore ad 24.790 euro, che ammontano a circa 28.000 dollari.
A tal fine si precisa che, dal punto di vista formale, la prova può essere fornita in vari modi, tra i quali:
- buste paga (payrolls);
- dichiarazione dei redditi;
- Form W2;
- presentando gli ultimi tre estratti conto bancari.

E' importante capire che il reddito deve derivare dal lavoro che il Cittadino Americano svolgerà in Italia. Non sono presi in considerazione altri redditi passivi, come pensioni, affitti, interessi, dividendi e capital gains. 

Ricordiamo che qualora fossero presenti redditi del genere e non redditi di lavoro, sarà possibile richiedere il Visto per Residenza Elettiva di cui abbiamo trattato nel seguente articolo:



3.4 Il requisito dell'abitazione in Italia

La normativa su Visto per Digital Nomad non specifica la natura del possesso dell’immobile, ma il Consolato Italiano negli USA legittima sostanzialmente solo la forma del contratto di locazione e l’atto di compravendita immobiliare in Italia. Non sono ammesse altre forme di ospitalità e nemmeno la permanenza presso strutture ricettive come hotel e Bed&Breakfast.
A tal fine si fa presente che:

Il contratto di locazione, o l'atto di proprietà, devono essere intestati a colui che richiede il visto da Digital Nomad e devono coprire l'intera durata di validità del visto stesso (che, ricordiamo, è di un anno).

In caso di locazione, il richiedente deve presentare una copia originale di un "Contratto di Locazione ad Uso Abitativo", registrato presso l'Agenzia delle Entrate italiana.


3.5 Il requisito della Copertura Assicurativa Sanitaria

Il Cittadino Americano che richiede il Visto per Digital Nomad dovrà produrre al Consolato Italiano in America un certificato di assicurazione medica di viaggio che dimostri la copertura per spese mediche ed i costi di ospedalizzazione e di rimpatrio per motivi medici, per i giorni in cui si trovi fuori dagli Stati Uniti. La copertura assicurativa non deve essere inferiore a 30.000 euro. A tal proposito è bene chiarire che non è ammessa la presentazione della tessera assicurativa USA come prova di assicurazione.


4. IL PERMESSO DI SOGGIORNO ELETTRONICO (PSE)

Dopo essere entrato in Italia, il Cittadino Americano entro 8 giorni dovrà chiedere il rilascio del relativo Permesso di Soggiorno Elettronico PSE.
Tale richiesta va fatta direttamente (non tramite kit postale) alla Questura della Provincia in cui è ubicato l’immobile a sua disposizione.
La domanda dovrà essere corredata da tutta la documentazione in originale presentata al momento della richiesta del visto, vidimata dalla rappresentanza Consolare che ha rilasciato il visto stesso: sarà pertanto necessario chiedere al Consolato la restituzione integrale della documentazione.
Il PSE recherà la dicitura nomade digitale/lavoratore da remoto, avrà validità di un anno e sarà rinnovabile annualmente se permarranno le condizioni che ne hanno legittimato il rilascio.
Il PSE può essere revocato qualora vengano a mancare le condizioni iniziali di rilascio, ovvero, qualora non siano state rispettate le disposizioni di carattere fiscale e contributivo vigenti nell’ordinamento nazionale (italiano).


5. IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

Il Cittadino Americano che ha ottenuto il Permesso di Soggiorno PSE potrà anche chiedere il ricongiungimento del coniuge maggiorenne e dei figli minori: in tal modo potrà trasferirsi in Italia con l'intera famiglia.
Ai fini del ricongiungimento si considerano minori i figli di età inferiore a diciotto anni al momento della presentazione dell'istanza di ricongiungimento. I minori adottati o sottoposti a tutela sono equiparati ai figli.
Non è prevista la ricongiunzione dei genitori o dei figli maggiorenni, anche se a carico.
In caso di trasferimento con la famiglia, i requisiti di reddito sono ovviamente maggiori: sarà necessario avere un reddito minimo annuo derivante da lavoro non inferiore alla metà dell’importo annuo dell'assegno sociale per ogni familiare da ricongiungere (euro 6.950:2 = euro 3.475).
Pertanto, a titolo esemplificativo se si volesse ricongiungere il coniuge ed un figlio, il reddito necessario sarebbe il seguente:
€ 24.790 a sostegno del Cittadino Americano;
+ € 3.475 per il coniuge
+ € 3.475 per il figlio
= Totale € 31.740.

Ai familiari ricongiunti sarà rilasciato un permesso di soggiorno per motivi familiari della stessa durata di quello in esame.


6. LE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

Il rilascio del PSE sarà comunicato dalla Questura all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, all’Agenzia delle Entrate, nonché, alle competenti sedi territoriali dell’INPS e dell’INAIL per le verifiche di competenza. Sempre a carico della Questura avvererà il rilascio del codice fiscale.

I nomadi digitali saranno tenuti a richiedere l’attribuzione della Partita Iva.


7. LE PROBLEMATICHE FISCALI DEL VISTO PER DIGITAL NOMAD

Le dinamiche fiscali connesse al visto per Digital Nomad devono essere distinte nettamente tra il caso del Digital Nomad da quello del Remote Worker.
Nel primo caso, infatti sarà necessario creare una business position in Italia, aprendo una partita IVA, mentre nel secondo caso abbiamo che il soggetto sarà inquadrato come lavoratore dipendente (di società Americana o Italiana) e pertanto le criticità fiscali sono del tutto differenti.


7.1 L'apertura della Partita IVA per il Digital Nomad

Il Cittadino Americano che riesce ad ottenere un Visto da Nomade Digitale è qualificato come Independent Contractor e dovrà aprirsi una Partita IVA.
Pertanto al Digital Nomad che arriva in Italia il nostro Studio suggerisce la seguente strategia in tre STEP:

A) Aprire la Partita IVA;
B) Applicare il Regime Impatriati;
C) Fare l'Election per pagare i contributi previdenziali in America tramite la Self-Employment Tax.

Questa strategia è una strategia ottimale perché permette di mettere insieme diversi vantaggi:

- il Cittadino Americano può continuare a lavorare per la società Americana per cui lavorava prima di spostarsi in Italia: l'unica differenza è che il remote working non lo fa dalla sua casa in America ma dalla sua casa in Italia. 
- egli può continuare a contribuire alla propria posizione previdenziale in America in forza dell'election al pagamento della Self-Employment tax Americana: pertanto non dovrà aprire una posizione previdenziale in Italia e pagare il relativo INPS.
- il Cittadino Americano potrà godere di un importante Tax Break che è il Regime Impatriati, il quale può permettere un abbattimento del 50% del Taxable Income.
- Il Regime Impatriati non è vanificato dalla tassazione di ritorno in America, dato che esistono degli strumenti per eliminare la doppia tassazione:
   - la FEIE, Foreign Earned Income Exclusion.
   - Il Foreign Tax Credit.

Per dettagli sull'applicazione della FEIE e del Foreign Tax Credit si veda il seguente articolo:


Vediamo ora, punto per punto, gli articoli in cui abbiamo trattato i tre STEP di cui sopra.

A) APRIRE LA PARTITA IVA.

Relativamente al passaggio di aprire una business position in Italia, abbiamo trattato dell'argomento nei nostri seguenti articoli:



Facciamo presente che la Partita IVA Italiana va aperta anche nel caso degli YOUTUBER o, in generale, dei BLOGGER o VLOGGER dato che in questo caso è necessario emettere fattura direttamente dall'Italia. Non è possibile, in tal senso, utilizzare una business position Americana, o una LLC e ciò per due motivi:

1) non è ammessa, senza eccezioni, dalla norma sull'ottenimento del Visto per Digital Nomad.
2) non è nemmeno conveniente avere una LLC nel caso di acquisizione della residenza fiscale Americana. Ne abbiamo parlato compiutamente nel seguente articolo:



B) APPLICARE IL REGIME IMPATRIATI

Questi sono gli articoli che riguardano l'applicazione del Regime Impatriati:







C) FARE L'ELECTION PER PAGARE LA SOCIAL SECURITY IN AMERICA

Questi sono gli articoli connessi con l'Election per pagare la previdenza in America anziché in Italia:






7.2 Le criticità fiscali connesse con i Remote Workers

Mentre la parte fiscale connessa con i Digita Nomad è molto chiara e ben definita, la parte connessa con i Remote Workers ha alcuni elementi in comune con i Digital Nomad, ma anche alcune diversità, che rendono generalmente più complessa la questione in questo caso.

Le analogie con il Digital Nomad è che entrambi possono applicare il Regime Impatriati: dunque il Tax Break è ammesso sia per il lavoratore autonomo, sia per il lavoratore dipendente.

Le criticità sono le seguenti:

- possibile insorgenza di una Permament Establishment in Italia;
- pagamento dei Contributi previdenziali Italiani anziché Americani.

Queste criticità vanno analizzate a seconda delle seguenti alternative:

1) Il Datore di Lavoro è Americano.
2) Il Datore di Lavoro è Italiano.

Se il Datore di lavoro è Americano, ci troviamo in un caso che è stato descritto in dettaglio nel seguente articolo:



Nella sostanza, la criticità più importante di questo caso è quella connessa con la possibile qualificazione di una Permanent Establishment in Italia
Analizziamo questa criticità immaginando un doppio Cittadino, Americano ed Italiano che decida di trasferirsi in Italia. Trattandosi di doppio Cittadino, egli non avrà bisogno di Visto: analizziamo, però, questo caso dato che può avere una certa importanza nell'analisi connessa con il caso in cui il Visto per Digital Nomad sia invece necessario. 
Abbiamo che il doppio Cittadino si trasferisce in Italia come dipendente di una società Americana: questo fatto può configurare, nel lungo periodo, una stabile organizzazione in Italia della Società Americana, con l'effetto che l'Agenzia delle Entrate Italiane potrebbe richiedere il pagamento delle imposte Italiane alla Società Americana.
Le società Americane sono solitamente restie a concedere che un loro dipendente sia per periodi lunghi in un altro Paese e pertanto molto spesso (anzi, potremmo dire nel 100% dei casi) non appena realizzano che esiste una tale criticità, spingono affinché il soggetto non sia più un dipendente ma sia un independent contractor: in tal modo, infatti, tale problema non esiste più.
Nel caso che stiamo considerando, cioè quello di un doppio Cittadino, la transizione tra una posizione di lavoro dipendente a quella di lavoratore autonomo non è assolutamente problematica e non pregiudica l'applicazione del Regime Impatriati. 
Tuttavia tale transizione diventa molto più complessa se il soggetto è solamente Cittadino Americano ed ha un Visto, dato che il Visto per Remote Worker è diverso dal Visto per Digital Nomad.
Pertanto consigliamo una approfondita analisi preliminare su quale sia il miglior visto da chiedere, onde evitare che ci si possa imbattere in criticità fiscali (in capo al datore di lavoro Americano) che possano poi mettere in difficoltà anche il proprio Visto.

Se il Datore di lavoro è Italiano, il Visto per Remote Worker è un visto per Lavoro Dipendente di soggetto Altamente Specializzato: in un caso del genere non si riscontrano difficoltà di sorta.

Esiste poi una terza fattispecie, più teorica che effettiva, che è quella del Datore di Lavoro Americano che nomini un Rappresentante Previdenziale in Italia: questo caso non è molto frequente, dato che non elimina il tema della Permanent Establishment e, in più, comporta che il Cittadino Americano dovrà pagare la previdenza all'INPS Italiano.

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Il nostro Studio, insieme con lo Studio dell'Avvocato Zucca, può darvi assistenza a 360 gradi sia per l'ottenimento del Visto sia per la gestione di tutte le problematiche fiscali connesse al trasferimento in Italia.

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Enrico Povolo - Dottore Commercialista in Vicenza

Alessandro Zucca - Avvocato in Brescia