Il punto della situazione su minacce di chiusura dei conti bancari, chiarimenti dell'IRS e MEF, lettera dell'UE e nuova Relief Procedure

In questo finale d'anno 2019 si stanno accavallando una serie di problematiche connesse alla Fiscalità Americana che stanno mandando in fibrillazione tanti Cittadini Americani ed anche molte banche. Le informazioni e le indiscrezioni si inseguono in maniera alquanto spasmodica creando parecchia confusione.
Vediamo allora di fare il punto della situazione analizzando punto per punto le ultime novità, evidenziando le varie interrelazioni e suggerendo dei possibili percorsi di uscita da quello che sembra essere un labirinto giuridico, ma che in realtà non è, purché si sia provvisti delle giuste informazioni e degli opportuni strumenti giuridici.



Vediamo allora di dettagliare quali sono le ultime novità e di delinearne la portata e gli effetti:


- Le lettere delle banche circa la chiusura del rapporto col Cliente qualora lo stesso non provveda a fornire alla banca il suo TIN (o, più correttamente, SSN). Abbiamo già trattato l'argomento nel seguente post.
- Il chiarimento dell'IRS del 15 Ottobre 2019, con il quale si sono previsti dei termini di maggiore flessibilità per gli adempimenti delle banche che dovevano entrare in vigore al 1 Gennaio 2020.
- Il recente chiarimento del MEF (Ministero Economia e Finanze Italiano) che ha fatto sua e interpretato la suddetta disposizione dell'IRS.
- I recentissimi comportamenti di alcune banche secondo alcune circolari ufficiosamente arrivate in questi giorni alle filiali.
- La lettera dell'Unione Europea al Governo Americano circa i cosiddetti "Accidental Americans".
- La nuova Sanatoria dell'IRS ("Relief Procedure") di cui al nostro precedente post

EXCURSUS STORICO DELLA NORMATIVA.

Prima di entrare nel vivo della questione, facciamo un breve excursus "storico" delle problematiche connesse agli "account" finanziari ed alla comunicazione degli stessi all'IRS Americano.
L'accordo intergovernativo IGA-1 firmato tra Italia e Stati Uniti prevedeva che fino all'anno 2016 incluso, non fosse obbligatorio fornire all'IRS il TIN Americano relativo ad una US Person (Cittadino Americano, detentore di Green Card o soggetto con residenza fiscale Americana) che fosse titolare o firmatario di un qualsiasi "account" finanziario (conto corrente, conto titoli, conto deposito, ogni altra posizione finanziaria e/o assicurativa) presso un Istituto Finanziario Italiano (Banche, Assicurazione, etc.).
L'IRS, prendendo atto delle difficoltà riscontrate dalla Istituzioni Finanziarie di tutto il mondo nel reperire il TIN, in particolare dei cosiddetti conti preesistenti (cioè di quei conti già aperti alla data del 30 Giugno 2014), con Notice 146 del 25 Settembre 2017 stabiliva una deroga all'obbligo di recupero e di comunicazione del TIN che si sarebbe dovuto inglobare nelle comunicazioni relative agli anni 2017, 2018 e 2019.
L'IRS poneva le seguenti condizioni per tale deroga: 
i) la comunicazione, in luogo del TIN, della data di nascita del soggetto titolare o firmatario dell'account finanziario;
ii) la richiesta annuale del TIN Americano mancante al cliente;
iii) la verifica puntuale presso i propri archivi elettronici al fine di verificare la effettiva presenza/assenza del TIN suddetto.
Ora, pertanto, il problema che si pone concerne:
- gli "account" finanziari,
- di cui sia titolare o firmataria una o più US Person,
- che fossero stati aperti prima del 30 GIUGNO 2014 ("conti preesistenti")
- e per i quali la US Person non abbia fornito alla banca o assicurazione il proprio TIN Americano, che dalle analisi precedenti (si veda il seguente post) sappiamo essere il SSN.
La deroga prevista dall'IRS con la Notice 46/2017 scade il 31 DICEMBRE 2019. Fino a tale data sono sospese le sanzioni nei confronti degli Istituti Finanziari che non fossero riusciti a farsi dare il SSN delle US Persons. Nella suddetta Notice era altresì stabilito che qualora fosse passato il termine del 31 DICEMBRE 2019 senza che la banca o l'assicurazione avesse reperito il SSN, ciò avrebbe potuto comportare una "grave non conformità" agli obblighi previsti dalla normativa FATCA con una serie di conseguenze particolarmente gravose nei confronti della banca medesima.

Quando uscì la Notice nel 2017, le Banche devono aver preso il nuovo termine termine con una certa rilassatezza e, complice anche uno scarso feedback da parte dei loro clienti Cittadini Americani, si sono alla fine trovate all'ultimo momento con la scadenza del 31 DICEMBRE 2019 incombente ed il rischio che la mancata acquisizione del SSN relativo alle US Persons titolari di conti preesistenti potesse comportare una grave non conformità degli obblighi previsti dalla normativa FATCA, recepita, ricordiamolo, dalla Legge Italiana 95/2015.
La reazione è stata un po' scomposta, dato che le banche hanno iniziato a minacciare la chiusura unilaterale del conto se il Cittadino Americano non adempiva entro la fine dell'anno alla produzione del SSN.
Una soluzione alternativa alla chiusura del conto che le banche "proponevano" era che il Cittadino Americano dimostrasse di aver rinunciato alla Cittadinanza entro il termine del 31 Dicembre 2019, cosa che però prima dell'ultima Sanatoria Americana (Relief Procedure) non era possibile fare in maniera da rispettare la normativa fiscale Americana.
Questo meccanismo ha creato una sorta di corto circuito dato che le banche non si sono rese conto che molti di questi Cittadini non fornivano il SSN in quanto:
- non ce l'avevano;
- il Consolato Americano ci mette dai 3 ai 4 mesi a produrlo.
Una parziale soluzione, già più volte consigliata dal nostro Studio, consisteva nel prendere appuntamento con il Consolato e fare la richiesta di SSN e successivamente portare la ricevuta della domanda di SSN al Consolato in banca come prova che il soggetto stesse facendo tutto quello che era in suo potere per fornire alla banca il suo SSN.
Ovviamente, però, se, per sopraggiunti motivi temporali, la pratica non potesse essere iniziata per tempo entro la fine dell'anno 2019, si pone il problema di cosa fare:
- da un lato la banca richiede il SSN a pena di chiusura del conto.
- dall'altro il Consolato non è particolarmente veloce nel fissare gli appuntamenti e nel produrre il SSN medesimo.

Dall'altro lato anche la rinuncia alla Cittadinanza Americana è una strada in salita dato che:
- da un lato chi rinunciava senza aver avuto alle spalle almeno 5 anni di adempimenti fiscali Americani sarebbe senz'altro incorso in sanzioni (situazione, questa, che è stata superata dalla "Relief Procedure").
- dall'altro anche la rinuncia richiede un tempo tecnico (nonché due differenti "interview" al Consolato) cosa per cui era ben difficile riuscire a produrre il certificato di "Loss of US Nationality" entro il termine del 31 DICEMBRE 2019, come richiesto dalle banche.

LE RECENTI NOVITA'.

In questa situazione si sono inseriti una serie di quattro elementi nuovi che nell'ordine sono:
- La FAQ del 15 ottobre 2019 dell'IRS.
- Il successivo chiarimento del MEF.
- La lettera della Unione Europea al Governo Americano in materia di "Accidental Americans";
- La nuova Sanatoria FATCA "Relief Procedure".

Con la FAQ del 15 Ottobre 2019 l'IRS, prevenendo una serie di questioni che si sarebbero poste (come si sono effettivamente poste) nei mesi di Novembre e Dicembre 2019, dava un'interpretazione più flessibile degli obblighi di compliance degli Istituti Finanziari.
Questa FAQ dell'IRS è stata poi ripresa direttamente con uno specifico chiarimento dal MEF Italiano che l'ha interpretata e l'ha "innalzata di rango" in modo che potesse essere presa a riferimento da parte anche da tutti gli Istituti Finanziari Americani.
In tale chiarimento del MEF è esplicitamente scritto che "l'IRS... ha chiarito che le istituzioni finanziarie dei Paesi IGA-1 NON sono tenute a chiudere immediatamente i conti preesistenti per i quali non sia stato possibile acquisire il TIN Americano al 1° Gennaio 2020".
L'IRS ha poi chiarito che per le comunicazioni connesse agli anni 2020 e successivi all'interno delle quali non sia stato inserito il TIN Statunitense, le banche avranno 120 giorni dalla notifica di errore per comunicare il TIN. Decorso tale ulteriore termine "... la mancata acquisizione e comunicazione del TIN corretto NON porterà automaticamente l'IRS a determinare che sussista una grave non conformità agli obblighi IGA-FATCA da parte dell'Istituzione Finanziaria che ha effettuato la comunicazione".
E' altresì stabilito che "la determinazione di tale non conformità potrà avvenire solo dopo l'analisi e valutazione, da parte dell'IRS, dei fatti e delle circostanze che hanno determinato l'assenza del TIN, in particolare le motivazioni per le quali non e stato possibile acquisire il TIN, l'adeguatezza delle procedure esistenti presso l'Istituzione Finanziaria per il recupero del TIN e gli sforzi da questa compiuti per ottenere il TIN".

In tal senso il MEF ritiene che l'aver adempiuto alle suddette condizioni i), ii), e iii) per ottenere la deroga sia considerato uno sforzo "adeguato" per non incorrere nella grave non conformità di cui sopra.

E' da far notare che stanno arrivando in questi giorni alcune comunicazioni UFFICIOSE da parte di alcune delle maggior Banche Italiane secondo le quali il termine per comunicare il TIN o la rinuncia alla Cittadinanza Americana sarebbe stato posticipato di quattro mesi, spostandolo al 30 APRILE 2020.
Nel frattempo, ovviamente, i conti del Cliente rimarrebbero aperti ed attivi.

LA LETTERA DELLA UNIONE EUROPEA AL TESORO AMERICANO.

Tutto questo insieme di cambiamenti si staglia in primo piano mentre sullo sfondo già da diversi mesi è in atto una sorta di "querelle" tra Unione Europea e Governo Americano circa le modalità di compiere l'interscambio informativo a livello fiscale.
In tal senso il 10 Dicembre 2019 la UE ha ufficialmente consegnato una lettera agli Stati Uniti facendo una serie di richieste e precisazioni connesse con la fiscalità Internazionale ed anche con le problematiche dei cosiddetti "Accidental Americans". Terhi Jarvikare, Presidente del High-Level Working Party on Taxation per il Consiglio Europeo, ha inviato una lettera all'US Secretary to the Treasury Steven Mnuchin esprimendo una serie di dubbi circa l'applicazione della normativa Internazionale.
Nella lettera la Jarvikare ha da un lato apprezzato gli sforzi compiuti dall'Amministrazione USA per chiarire con la FAQ del 15 Ottobre 2019 alcuni aspetti dubbi circa l'applicazione delle sanzioni alle banche e per aver messo a disposizione la "Relief Procedure" a coloro che volessero rinunciare alla Cittadinanza Americana anche senza il SSN, ma da un lato ha criticato gli Stati Uniti su due punti:

1) In primo luogo la Jarvikare ha affermato che “even though the IRS will not automatically conclude that the absence of a TIN leads to a determination of significant non-compliance, the wording of the FAQ is not binding, and it leaves a lot to depend on the discretion of the IRS. “We strongly believe the FAQ should be complemented by additional technical exchanges between the IRS and EU member States’ financial administrations.”
Con questa prima critica, la Jarvikare ha voluto puntualizzare che la FAQ è un primo punto di partenza ma che si attendono precisazioni ulteriori volte ad evitare una valutazione arbitraria da parte dell'IRS nei confronti degli Istituti Finanziari europei. E' evidente che la Presidente del "High-Level Working Party on Taxation" ha qui voluto difendere l'interesse delle Banche, non tanto quello degli Accidental Americans, spingendo il Governo Americano ad essere più chiaro e completo sulla questione degli scambi tra Amministrazioni Finanziarie.

2) In secondo luogo la Jarvikare ha criticato gli USA per non aver voluto aderire al CRS (Common Reporting Standard), una sorta di FATCA multilaterale nato dai Paesi dell'OCSE.  Questa è una "querelle" vecchia e sulla quale gli Americani non ci sentono proprio, dato che avendo dovuto sostenere l'onere di "rompere" la muro del segreto bancario da soli, si sentono autorizzati ad utilizzare il loro impianto di interscambio (FATCA, appunto) e non quello del CRS.
Come si vede, pur essendo una lettera che è stata spedita a seguito di pressioni delle Associazioni di Accidental Americans, si nota che, nella sostanza, il Consiglio Europeo solo superficialmente ha citato gli Accidental Americans, cercando invece di portare la questione sui due punti di interesse "reale" per le Istituzioni Europee: più chiarezza per le Banche e l'adesione degli USA al CRS.
La nostra previsione di quella che probabilmente sarà la risposta USA alla suddetta lettera è la seguente:
  • Il Tesoro Americano non è interessato al CRS e lascierà cadere la questione del tutto.
  • Ci sarà probabilmente un'ulteriore chiarificazione da parte dell'IRS sulla questione delle banche con ulteriori FAQ e maggiori chiarimenti in merito.
  • Per gli Accidental Americans non ci saranno cambiamenti sostanziali: il Governo USA, a nostro avviso, riterrà che con la FAQ dell'IRS e con la "Relief Procedure" ha già messo a disposizione tutte le soluzioni necessarie per rinunciare alla  Cittadinanza evitando parecchie difficoltà burocratiche, al contempo evidenziando che I RINUNCIANTI DEVONO PERO' RISPETTARE TUTTE LE NORME FISCALI.
  • E' del tutto escluso che per gli Accidental Americans ci siano altre vie d'uscita differenti che possano portare ad una sorta di vantaggio o di possibilità di by-passare in qualche modo le norme fiscali Americane. 


LE SOLUZIONI OPERATIVE

Siamo arrivati quasi alla fine di questo lungo articolo ed ora possiamo sintetizzare le principali conclusioni e delineare le soluzioni operative per i Cittadini Americani che sono coinvolti in questa situazione.

UNA PRIMA CONCLUSIONE

Ci sentiamo di dire che alla luce della FAQ del 15 Ottobre 2019 e della risposta fornita dal MEF, le Banche Italiane NON chiuderanno i conti dei soggetti che alla data del 1 Gennaio 2020 non hanno ancora fornito il loro SSN. Sia comunque chiaro che se un Cittadino Americano ha in tasca il SSN, è assolutamente consigliato fornirlo quanto prima alla Banca.

SOLUZIONE 1: RINUNCIA + RELIEF PROCEDURE

Se il Cittadino è sprovvisto di SSN ed è determinato a rinunciare senz'altro alla Cittadinanza Americana, è il caso di iniziare le pratiche Consolari per la rinuncia alla Cittadinanza, avendo però l'attenzione di iniziare al contempo la pratica di "Relief Procedure" (vedasi il nostro post): il controllo dei soggetti rinuncianti sarà molto rigoroso da parte dell'IRS, specie in questa fase e l'ipotesi di rinunciare alla Cittadinanza senza fare la "Relief Procedure" non è nemmeno da prendere in considerazione. Sarebbe importante cercare di ottenere la Rinuncia alla Cittadinanza nei primi 4 mesi del 2020, in modo da poterla poi fornire alla Banca per sentirsi liberati dall'onere di presentare il SSN e dal conseguente rischio di chiusura del conto, che rimane pendente sub iudice. Dunque non è il caso di procastinare. ATTENZIONE PERO' AD UN PUNTO IMPORTANTE: le condizioni di accesso alla Relief Procedure sono più restrittive delle condizioni di accesso alla Streamlined Procedure. PERTANTO E' ESSENZIALE CHE, PRIMA DI RINUNCIARE, IL SOGGETTO ABBIA GIA' VERIFICATO SE NEL SUO CASO SIANO VERIFICATE LE CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA' ALLA RELIEF PROCEDURE (vedasi il seguente post) altrimenti la Sanatoria sarà un'autodenuncia ed il soggetto si vedrà comminare le sanzioni ordinarie.

SOLUZIONE 2: RICHIESTA SSN + STREAMLINED

Se il Cittadino è sprovvisto di SSN ma non è ancora convinto di rinunciare alla Cittadinanza, allora la "Relief Procedure" non è la procedura da fare ed è necessario fare la domanda del SSN presso il Consolato Americano di competenza (vedasi il seguente post) e poi fare la classica procedura Streamlined (vedasi il seguente post). Dopo aver fatto la Streamlined il soggetto può sempre decidere di tenere la Cittadinanza o di rinunciarvi: in tale secondo caso dovrà fare due annualità di dichiarazioni ulteriori. Anche in tal caso è il caso di muoversi subito per la pratica Consolare di richiesta del SSN.

ANNOTAZIONE 1: Sia nella prima soluzione, sia nella seconda soluzione le Sanatorie sono equivalenti sia dal punto di vista delle imposte da pagare, che sono esattamente le stesse (non c'è alcun risparmio di imposta in un caso rispetto all'altro), sia nei costi di costi di consulenza. Il nostro Studio può assistervi in entrambi i casi.

ANNOTAZIONE 2: Può essere interessante documentare alla banca tramite una PEC o una raccomandata a mani o anche tramite una mail ordinaria gli sforzi che il Cittadino Americano sta facendo per essere compliant alle richieste della banca medesima. Perciò se si è scelto la prima soluzione, quella della Rinuncia + Relief Procedure, allora documentare alla Banca tale intenzione come la fissazione degli appuntamenti al Consolato per la Rinuncia può essere utile anche alla Banca per dimostrare che il soggetto si sta attivamente dando da fare per essere adempiente. In tal caso, se anche il Certificato di "Loss of US Nationality" arrivasse dopo il termine imposto dalla banca (come detto alcune banche hanno indicato il 30 Aprile 2020 come nuovo termine per adempiere), la banca sarebbe con tutta probabilità più tollerante ed eviterebbe misure come la chiusura del conto. Analogamente, se la soluzione fosse la seconda, Richiesta SSN + Streamlined, allora comunicare ed eventualmente documentare alla banca i passi che si stanno compiendo presso il Consolato può essere una mossa suggeribile ed apprezzata dalla banca.

CONTATTATECI PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Per ogni approfondimento e richiesta di ulteriori informazioni, potete mandare una mail a:

enrico.povolo@dottcomm.net

oppure telefonare al numero:

+39 0444 322987

Enrico Povolo