Minaccia di chiusura del conto se il Cittadino USA non fornisce il suo Social Security Number alla Banca

Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte dei nostri Clienti circa il fatto che le loro Banche e Assicurazioni li contattano per chiedere la comunicazione entro la fine dell'anno del loro codice fiscale Americano (Social Security Number - SSN, o Taxpayer Identification number - TIN), pena la chiusura unilaterale del conto corrente.
Vediamo con il presente articolo di fare un po' di chiarezza su questo punto abbastanza spinoso e di capire come deve comportarsi il Cliente in questa situazione.


Iniziamo l'analisi facendo un breve background giuridico del problema.
Come noto, la normativa FATCA prevede che gli Istituti Finanziari di tutto il mondo comunichino all'IRS i nomi ed i dati bancari (sia saldi che flussi) degli "account finanziari" dei Cittadini Americani loro clienti.
In tal senso la maggior parte dei Paesi del mondo (e tutti i Paesi dell'OCSE) ha inserito all'interno della propria legislazione una norma che recepisce tale obbligo, rendendo obbligatoria la comunicazione dei loro Istituti Finanziari all'IRS. In Italia tale comunicazione avviene ogni anno ed è attuata per il tramite dell'Agenzia delle Entrate che riceve i flussi telematici di informazioni da parte delle Banche e li spedisce all'IRS.
Ora, il recepimento da parte dell'Italia della normativa FATCA (vedasi il seguente post), comporta un obbligo di due diligence da parte della Banca al fine di identificare elementi che possano portare all'identificazione di un soggetto che sia qualificabile come "US PERSON".
La US PERSON è un soggetto che ha una delle due seguenti caratteristiche:
- è fiscalmente residente in America.
- è Cittadino Americano.
Le due caratteristiche possono anche essere presenti entrambe, ovviamente.
Ora, ci si pone il problema di capire come le Banche possano adempiere a tale obbligo di identificazione delle US PERSONS: la norma prevede che la Banca sia considerata adempiente ("compliant") nei confronti della normativa FATCA quando fa una due diligence della situazione del cliente ed identifica elementi che possano portare a presumere che sia possibile un suo collegamento con l'America.
Tra gli elementi che le banche devono analizzare,evidenziamo i seguenti:
- luogo di nascita in America;
- indirizzo cui mandare la documentazione bancaria in America;
- numero di telefono del cliente Americano;
- presenza di bonifici periodici da o per l'America.
Se consideriamo questi elementi, vediamo subito come il primo elemento attenga alla dimensione della Cittadinanza, dato che, come ben noto, un soggetto che nasce in America è Cittadino Americano per Ius soli, mentre gli altri elementi attengono principalmente alla possibilità che il cliente sia fiscalmente residente negli Stati Uniti d'America.
La differenza tra queste due dimensioni è molto netta in termini metodologici, dato che mentre la nascita in America definisce inequivocabilmente lo status di Cittadino Americano e la Banca ha semplicemente bisogno di assicurarsi che il soggetto non abbia previamente rinunciato alla Cittadinanza Americana o alla Green Card (attenzione che si può rinunciare alla Cittadinanza solo a certe condizioni: vedasi il seguente post), la definizione della residenza è molto più complessa ed è oggetto di accese dispute in tema di Tax Litigation sia in America sia in Italia.
In ogni caso la Banca nel momento in cui identifica almeno uno di questi elementi, sottopone il soggetto alla propria Autocertificazione FATCA, in modo che sia lo stesso a dichiararsi o meno residente fiscalmente in America o Cittadino Americano per nascita.
Firmata l'Autocertificazione FATCA ed identificato lo status del nostro cliente quale residente degli USA o Cittadino USA, la Banca passa alla fase due e chiede immediatamente (a volte addirittura dentro al modello di autocertificazione stesso) che il soggetto fornisca il proprio TIN, o Tax Identification Number.
Qui è necessario fare una precisazione tecnica importante circa la differenza tra TIN, o Tax Identification Number e SSN, o Social Security Number:

- il TIN, o Taxpayer Identificacion Number è il codice fiscale Americano e può essere richiesto da tutti quei soggetti che non sono Cittadini Americani e che entrano in America con un Visto (VISA).

- il SSN, o Social Security Number è il codice previdenziale Americano che è attribuito alla nascita a tutti i Cittadini Americani. 

Attenzione che un soggetto che nasce negli USA, NON PUO' CHIEDERE IL TIN, dato che il suo codice fiscale coincide con il SSN.

Pertanto, se il cliente della banca ha dichiarato di essere nato in America, la banca non può chiedergli il suo TIN, bensì dovrà chiedergli il suo SSN.
E' molto frequente che il personale delle Banche e delle Assicurazioni non sia informato di queste differenze ed insista sulla produzione da parte del Cliente del TIN anche quando questo presenti il SSN. Basterà che il Cliente insista che il SSN è il Taxpayer Identification Number di coloro che hanno la Cittadinanza USA.

Un secondo profilo di analisi si apre nel momento in cui il cliente della banca sia sprovvisto del SSN: è molto raro essere sprovvisto di TIN da parte di un residente, dato che il TIN è assegnato nel momento in cui si va a vivere negli USA, mentre è molto più frequente che il soggetto sia nato negli USA e sia poi rientrato in Italia o in altri Paesi ed abbia nel frattempo perso il suo SSN.

In tal caso è necessario sentire il Consolato o l'Ambasciata Americana al fine di richiedere l'emissione del SSN o di un suo duplicato. Per fare ciò è necessario telefonare e fissare un appuntamento in cui è necessario portare vari documenti, tra cui il Certificato di nascita Americano. Una volta fatta tale richiesta, come noto, è necessario attendere un periodo di tempo di 5-7 mesi per ricevere il SSN. 
Nel frattempo suggeriamo ai clienti di consegnare alle banche una copia della ricevuta di presentazione della domanda di SSN che il Consolato Americano consegna. Con tale documento si fa capire alla banca che ci si è prontamente attivati e che si consegnerà il SSN non appena questo arrivi. Solitamente le banche non creano problemi, nemmeno laddove sia molto probabile che tale soggetto consegnerà il suo SSN in data successiva alla fine dell'anno 2019, data che le stesse banche avevano indicato come data termine pena la chiusura unilaterale del conto bancario in essere.
Del resto non ci sono alternative: il soggetto ha chiesto il SSN all'Autorità Americana e nulla può fare se questa impiega mediamente 6 mesi per produrlo.

Il terzo profilo di analisi riguarda quei soggetti che per qualche ragione non intendono firmare l'autocertificazione e/o consegnare il SSN.
La domanda che ci si pone è di capire se le banche possano effettivamente chiudere il conto bancario in presenze di un soggetto inadempiente o se la minaccia di terminare il rapporto è solamente ventilata ma non è giuridicamente eseguibile.

Qui la questione diventa particolarmente spinosa perché si possono intrecciare diversi profili quali:
- aspetti prettamente giuridici;
- aspetti amministrativi e procedurali;
- aspetti commerciali.

Se dobbiamo rispondere alla domanda sotto il profilo giuridico, non c'è dubbio che la Banca possa chiudere unilateralmente il rapporto con un cliente che non risulti adempiente alla normativa FATCA.
La normativa dà alla stessa piena facoltà di farlo, sebbene a nostra conoscenza in Italia non si siano verificati casi del genere (in Svizzera, però, ce ne sono stati parecchi).
Se però consideriamo i profili procedurali e commerciali le cose si complicano e di non poco.
Immaginiamo, infatti, che il nostro soggetto Cittadino Americano abbia un mutuo ipotecario acceso con la banca in questione: come farebbe la Banca a chiudere un conto bancario dove è appoggiato un mutuo ipotecario per cui la Banca è creditrice nei confronti del cliente? Diventerebbe complesso gestire una tal situazione, dato che al di là dell'ovvia considerazione che la Banca non vuole perdere gli incassi di un mutuo ipotecario, dall'altro se chiudesse il conto questi si troverebbe nella situazione in cui non ha più alcuna possibilità di pagare il proprio debito verso la banca, diventando in tal senso particolarmente debole la possibilità della banca di considerare lo stesso come "moroso". La difesa del cliente sarebbe alquanto facile e consisterebbe nel dimostrare che non gli è stato concesso di pagare le rate, non avendo un conto corrente cui appoggiare gli addebiti.
Peggio ancora se il cliente è un cliente particolarmente importante, dato che nel caso in cui lo stesso disponesse di cospicui investimenti nella banca, la stessa si troverebbe nella posizione di poter perdere un cliente importante.

Pertanto ci sentiamo di dire che la Banca ha effettivamente la possibilità di chiudere i conti ai soggetti inadempienti verso la normativa FATCA, però che probabilmente farà di tutto per non farlo, a meno che non voglia utilizzare tale scusa per eliminare un cliente che ha una posizione debitoria e che vuole far rientrare.

E' perciò verosimile che la banca faccia pressioni crescenti sul soggetto affinché questo capitoli. C'è anche da dire che la banca può giocare una carta particolarmente efficace che consiste nel dire che in ogni caso il cliente si troverebbe nella stessa identica situazione qualora cambiasse banca, anzi, sarebbe forse addirittura in una situazione peggiore, dato che al momento di apertura di un nuovo conto, la nuova banca spesso nemmeno inizia i rapporti se il soggetto non è provvisto di SSN o non lo comunica subito.

Qui però è bene fare chiarezza su un punto che non deve essere dubbio: non è da pensare che una Banca o un'altra Entità finanziaria possa chiudere un occhio per favorire un Cliente ed evitare la comunicazione dei dati ai fini del FATCA.
In uno dei prossimi articoli tratteremo di un recente caso che ha coinvolto un banchiere di una Banca Ungherese che aveva promesso di non comunicare alle Autorità Americane i dati di un cliente che intendeva investire nella banca una somma rilevante. Il Cliente, però, era un agente dell'IRS sotto copertura ed il banchiere è stato giudicato penalmente colpevole dalla Corte Americana e condannato a 5 anni di prigione, dopo essere stato estradato negli Stati Uniti dall'Ungheria.
Dunque i banchieri hanno molta paura della giustizia Americana, che non fa sconti di sorta.
Detto tutto ciò, risulta evidente che non ci sono strade per evitare la comunicazione dei dati del SSN o del TIN alla banca.

Il passaggio consequenziale è che, una volta associato nome del cliente, suoi dati finanziari (saldi e flussi) al SSN, le possibilità di incrocio dei dati da parte dell'IRS sono pressoché immediate, con l'evidente effetto che le possibilità di poter essere oggetto di "attenzioni" da parte dell'IRS aumenta notevolmente e con essa quella di poter subire le sanzioni per mancata presentazione dei vari modelli dichiarativi, in particolare la mancata presentazione del modello FBAR.
Ricordiamo che le sanzioni per mancata presentazione del modello FBAR sono pari a 10.000 dollari per anno e per "account" non denunciato, con la possibilità di essere controllati fino a 6 anni: in tal senso, un Cittadino Americano che detenga un conto corrente ed un conto titoli e non li ha mai comunicati tramite il modello FBAR rischia fino a 120.000 dollari di sanzioni per l'inadempimento (10.000 dollari x 2 account x 6 anni).

Pertanto è senz'altro suggeribile prendere in considerazione l'idea di sanare la propria posizione verso gli Stati Uniti presentando la STREAMLINED FOREIGN OFFSHORE PROCEDURE, che permette di sistemare interamente il passato senza il pagamento di alcuna sanzione.
Per le modalità operative con cui il nostro Studio offre il servizio di redazione della Streamlined Foreign Offshore Procedure, vi rimandiamo al seguente link.

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Enrico Povolo