Avvocato Americano socio di LLP che lavora da remoto in Italia: si applica il Regime Impatriati o il Regime Neo Residenti?

In questo articolo affrontiamo una problematica di particolare interesse per tutti i Professionisti Americani (Avvocati e non) che si trasferiscono stabilmente in Italia, continuando però a lavorare per la loro Law Firm o LLP (Limited Liability Partnership) Americana in remote working.
In un tale caso, si dovrà applicare il Regime Impatriati o si dovrà applicare il Regime Neo Residenti?
Vediamo di capire i termini del problema.



IL CASO: LE LLP - LIMITED LIABILITY COMPANY

Iniziamo l'analisi prendendo un caso abbastanza tipico, quello di un Avvocato Americano che lavora per una Law Firm Americana.
Le Law Firm in America prendono spesso la forma di LLP - Limited Liability Company: queste entità possono essere viste come delle Associazioni Professionali con responsabilità limitata.
Le LLP sono, dal punto di vista fiscale, parenti strette delle LLC - Limited Liability Company, di cui abbiamo già trattato in questo articolo ed in questo approfondimento.
La caratteristica fiscale saliente di queste due tipologie societarie Americane è quella di essere delle pass-through entity e di essere pertanto trasparenti dal punto di vista fiscale. Ciò significa che:
- la entità, LLC o LLP che sia, non paga imposte Americane, ma attribuisce il reddito formato in capo ai soci, che nel caso della LLP sono generalmente Professionisti.
- il socio riceve dalla entità uno Schedule K-1 (omologo del quadro RH Italiano) con l'indicazione del reddito o della perdita a lui attribuita.
- il socio dichiara tale reddito indipendentemente dal fatto di averlo ricevuto o meno.
- le distribuzioni di reddito da parte della entità al socio sono ininfluenti dal punti di vista fiscale.
La differenza tra LLC e LLP consiste nel fatto che in ambito imprenditoriale sono più frequenti le LLC, mentre in ambito professionale per Avvocati (Lawyer), Commercialisti (CPA - Certified Public Accountant) è più comune la LLP, Limited Liability Partnership.

Nell'esempio che considereremo, valutiamo il caso di un Avvocato, Cittadino Americano, che abbia deciso di trasferirsi in Italia con la famiglia, continuando però a lavorare in remote-working per la sua Law Firm, di cui intende continuare ad essere socio.
Ipotizziamo anche che non ci siano profili di Stabile Organizzazione in Italia o di presenza di Base Fissa della Law Firm in Italia.
Il Professionista Americano, infatti, ha le seguenti caratteristiche:
- lavora da casa e non da un ufficio (autonomo o di altro Studio Legale Italiano);
- non rappresenta il desk Italiano della Law Firm Statunitense;
- tratta esclusivamente con clienti Americani, o comunque non Italiani.

A questo punto, la domanda che ci poniamo è la seguente: ci sono delle agevolazioni fiscali Italiane per un tale soggetto? Si può applicare il Regime Impatriati? O sarà più corretto applicare il Regime Neo Residenti?


DIFFERENZE TRA  REGIME IMPATRIATI E REGIME NEO RESIDENTI

Abbiamo già discusso ampiamente sulle possibilità agevolative del Regime Impatriati: rinviamo ai due seguenti articoli per le ultime novità a partire dal 2024:



Sappiamo che il Regime Impatriati ha le seguenti caratteristiche salienti:

- il reddito agevolabile deve essere un reddito di lavoro, sia dipendente, sia autonomo;
- tale lavoro deve essere svolto prevalentemente in Italia, anche in remote working;
- il soggetto agevolabile deve rispettare certi requisiti soggettivi, tra cui spicca il fatto di non essere stato residente fiscalmente in Italia negli ultimi 3 periodi d'imposta antecedenti l'applicazione del Regime.

La caratteristica più rilevante per il caso che stiamo trattando è la seguente: il Regime Impatriati agevola un reddito di fonte Italiana.

Il Regime Neo Residenti (definito anche Regime dei Paperoni) è un Regime agevolativo che prevede le seguenti caratteristiche strutturali:

- il reddito agevolabile è solo il reddito di fonte estera;
- l'agevolazione consiste nel pagamento di una FLAT TAX pari a 100.000 euro per anno al posto dell'imposta Italiana sui redditi esteri.
- il soggetto non deve essere stato residente fiscalmente in Italia per almeno 9 degli ultimi 10 anni.

Ci sono alcune considerazioni che devono essere fatte nel momento in cui confrontiamo questi due regimi agevolativi:

1) Il Regime Neo Residenti prevede una Flat Tax fissa di 100.000 euro per anno in luogo della tassazione "ordinaria" (con aliquota progressiva o con imposta sostitutiva): ciò significa che tale Regime richiede una valutazione preventiva, dato che solo soggetti che hanno un reddito di una certa entità possono trarre dei vantaggi dal Regime Neo Residenti.

ESEMPIO.

Ipotizziamo che il Sig. Benjamin Smith, Cittadino Americano, si trasferisca in Italia e valuti l'applicazione del Regime Neo Residenti. Egli ha degli investimenti finanziari negli Stati Uniti che danno origine ai seguenti redditi:

INTERESSI: 70.000 euro;
DIVIDENDI: 180.000 euro;
CAPITAL GAIN: 150.000 euro.

Totale Redditi di fonte Americana: 400.000 euro.

Se il soggetto applicasse non applicasse il Regime Neo Residenti, si troverebbe ad avere la seguente tassazione:
INTERESSI: 70.000 x 26% = 18.200 euro;
DIVIDENDI: 180.000 x 26% = 46.800 euro;
CAPITAL GAIN: 150.000 x 26% = 39.000 euro.

Totale imposta Italiana sui redditi esteri: 104.000 euro.

Come si vede al Sig. Smith converrebbe applicare il Regime Neo Residenti, dato che egli avrebbe un piccolo vantaggio nel pagare la Flat Tax di 100.000 euro.
Tuttavia risulta evidente che il limite di 400.000 euro è il limite "minimo" a partire dal quale ci può essere un vantaggio ad applicare il Regime Neo Residenti, dato che con importi di reddito estero inferiore sarebbe più vantaggiosa la tassazione ordinaria.

Ciò significa che il Regime Neo Residenti, al contrario del Regime Impatriati, può essere realmente agevolativo solo per alcuni soggetti, mentre il Regime Impatriati lo è pressoché per tutti coloro che si trasferiscono in Italia.

2) La differenza principale tra i due Regimi consiste nel fatto che il Regime Impatriati agevola i redditi di fonte Italiana, mentre il Regime Neo Residenti agevola i redditi di fonte estera.

3) I due Regimi sono alternativi, nel senso che non si possono applicare contemporaneamente.


NATURA DEL REDDITO PERCEPITO DA UN AVVOCATO CHE LAVORA IN ITALIA PER UNA LAW FIRM AMERICANA 

A questo punto dobbiamo cercare di capire qual è la natura del reddito percepito da un Avvocato (o da altro Professionista) Americani, una volta che riceve il suo Schedule K-1 dalla propria LLP Law Firm Americana.

PRIMA IPOTESI: I REDDITI RICEVUTI DALLA LLP SONO DIVIDENDI

Ricordandoci quanto detto in un precedente articolo nel caso delle LLC (che sono fiscalmente identiche alle LLP), l'Italia non è interessata ai redditi attribuiti per trasparenza dall'entità Americana ma è solo interessata alla distribuzioni ricevute dal socio della LLP residente fiscalmente in Italia: queste distribuzioni sono tassate in Italia alla stregua di dividendi.
Tali redditi sono perciò tassati con imposta sostitutiva al 26% nel quadro RM della dichiarazione dei redditi Italiana.

In questa prima ipotesi, il reddito dell'attività professionale dell'Avvocato che lavora in Italia è qualificato come reddito estero in quanto è trattato come un dividendo.

Qualora si dia questa interpretazione al reddito estero dell'Avvocato, l'unica forma agevolativa possibile è quella del Regime Neo Residenti.

Questa interpretazione può essere possibile solo laddove il partner della LLP sia anche un equity partner, cioè abbia:
- una partecipazione al capitale della LLP;
- partecipi anche alle perdite della stessa.
Il punto critico è proprio questo: laddove il soggetto non sia un equity partner, siamo di fronte ad un problema, dato che dovremmo qualificare come dividendo un reddito che deriva solamente dal lavoro e tale lavoro è svolto in Italia.

Attenzione però ad un punto: la condizione di equity partner è una condizione necessaria, ma non sufficiente per applicare il Regime Neo Residenti. Se l'analisi del caso di specie dimostrasse che il reddito percepito dal Professionista Americano derivasse precipuamente da lavoro e la componente di partecipazione al capitale fosse minoritaria o residuale, allora sarebbe difficile poter qualificare il reddito come reddito estero, dato che, in caso di controllo, l'Agenzia delle Entrate potrebbe facilmente considerarlo come reddito di lavoro e dunque, reddito di fonte Italiana, con esclusione dell'applicazione del Regime Neo Residenti.

SECONDA IPOTESI: I REDDITI RICEVUTI DALLA LLP SONO REDDITI DI LAVORO AUTONOMO

In tal caso, il paradigma è completamente invertito rispetto all'ipotesi precedente e l'enfasi è tutta posta sul fatto che l'Avvocato lavori in Italia e produca redditi di lavoro autonomo.
Non potendosi configurare, per le premesse fatte, una Permanent Establishment della Law Firm Americana in Italia, ci troviamo di fronte ad un Professionista che di fatto dovrebbe, al momento del trasferimento in Italia:

- aprire una Partita IVA, cioè una self-employment position in Italia;
- fatturare le proprie prestazioni alla Law Firm Americana;
- applicare il Regime Impatriati;
- fare l'opzione di pagare la Social Security in America anziché in Italia.

Vedasi in particolare questi articoli sul punto:



Pertanto, come già detto, in questa seconda ipotesi il Regime da applicare sarebbe il Regime Impatriati e non il Regime Neo Residenti.

E' da ritenere che questa seconda ipotesi con l'applicazione del Regime Impatriati sia più sicura della precedente, dato che è molto più solida, in caso di audit, rispetto alla qualificazione del redditi come dividendo.
Rimane sempre obbligatorio fare un'approfondita analisi del caso specifico prima di fare una qualificazione in un senso o nell'altro.

IN TEMA DI REGIME IMPATRIATI VI POTREBBE ANCHE INTERESSARE:

1) La nostra sezione di articoli della sezione "MOVING TO ITALY" che trovate al seguente link:


2) I seguenti articoli:






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