Differenze tra i Regimi Agevolativi per trasferirsi in Italia: Ricercatori e Docenti, Impatriati, Pensionati Esteri e Paperoni.

In questo articolo cercheremo di approfondire le differenze tra i quattro Regimi Agevolativi vigenti in Italia e che hanno lo scopo di rendere attraente il trasferimento in Italia da parte di chi vive all'estero. Questi Regimi sono:
1) Il regime dei Ricercatori e Docenti;
2) Il regime degli Impatriati;
3) Il regime dei Pensionati Esteri;
4) Il regime dei Paperoni.
Mettiamoli a confronto e vediamo le differenze e le opportunità che offrono.


Prima di iniziare è il caso di evidenziare che la caratteristica comune a tutti questi Regimi Agevolati è il fatto che sia richiesto che il soggetto interessato trasferisca la sua residenza fiscale in Italia. Ciò, come noto, comporta che il soggetto passi in Italia almeno 183 giorni all'interno di un anno solare.

Abbiamo già trattato in diversi precedenti articoli di questi Regimi Agevolati:

Per il Regime Ricercatori e Docenti si vedano i seguenti:



Per il Regime Impatriati si vedano i seguenti:




Per il Regime dei Pensionati Esteri si vedano i seguenti:


con importanti aggiornamenti del seguente articolo:



Il Regime dei Paperoni (detto anche Regime dei Neo Residenti) sarà invece oggetto di approfondimento in uno dei prossimi articoli.

In questo articolo non approfondiremo le condizioni di accesso ai singoli Regimi, per la qual cosa rimandiamo ai suddetti link.
In caso di dubbio, non esitate a contattarci per chiarimenti.

Ora, ipotizziamo di trovarci di fronte ad un soggetto (Cittadino di qualsiasi Paese) che sia interessato a trasferirsi in Italia: vogliamo capire come questo soggetto si possa orientare tra questi quattro Regimi Agevolativi.
Ci poniamo dunque le seguenti domande:

DOMANDA N. 1:
Il soggetto che si trasferisce in Italia è interessato a vedere agevolati i propri redditi di lavoro in Italia? 

Se la risposta è SI', allora i Regimi verso cui orientarsi sono i seguenti:

- Il regime Ricercatori e Docenti;
- Il regime Impatriati;

Questi due Regimi sono infatti gli unici che agevolano i redditi di lavoro, sia dipendente, sia autonomo, prodotti in Italia.
Facciamo subito presente che chi lavora in smart-working dall'Italia per una Società Americana sta producendo un reddito in Italia e può essere agevolato ai fini dei due suddetti Regimi.
Vedasi anche il seguente post:


L'agevolazione di entrambi questi Regimi si sostanzia infatti in un abbattimento della base imponibile dei redditi di lavoro dipendente ed autonomo che viene sensibilmente ridotta, in base a delle percentuali e per durate che dipendono da una serie di variabili e condizioni che abbiamo già descritto negli articoli precedentemente linkati.

Entrambi questi Regimi hanno la caratteristica di sottoporre i redditi esteri del soggetto trasferito in Italia alla normale "tassazione non agevolata": alcuni redditi esteri saranno sottoposti a tassazione progressiva, altri saranno assoggettati a imposta sostitutiva, come i redditi derivanti da interessi, dividendi e capital gain esteri ad esempio.
Analogamente, in entrambi i casi i soggetti dovranno dichiarare i propri assets esteri nel quadro RW e dovranno pagare le imposte patrimoniali estere IVIE ed IVAFE.

Per contro, la distinzione tra questi due Regimi è fondamentalmente la seguente:

Il Regime Ricercatori e Docenti richiede che il soggetto eserciti uno specifico lavoro di ricerca presso determinati Istituti, Università o Centri Ricerca, mentre qualora non si rientri in questo Regime, si può comunque richiedere l'applicazione del Regime Impatriati, che concerne tutti i lavoratori che si trasferiscono in Italia.
Ovviamente rimandiamo ai suddetti articoli per verificare se la vostra situazione è all'interno di quelle ammesse dalla norma agevolativa. 
In caso di dubbio, non esitate a contattarci per chiarimenti.

Qualora invece la risposta sia NO, allora dobbiamo dobbiamo passare ad una seconda domanda:

DOMANDA N. 2:
Il soggetto che si trasferisce in Italia è interessato a vedere agevolati i propri redditi prodotti all'estero (rispetto all'Italia)? 

Se la risposta è SI', allora i Regimi verso cui orientarsi sono i seguenti:

- Il regime dei Pensionati Esteri;
- Il regime dei Paperoni.

Questi due Regimi, infatti, si caratterizzano per avere ad oggetto dell'agevolazione fiscale non i redditi di lavoro come nella domanda precedente, bensì i redditi che il soggetto produrrebbe fuori dall'Italia e che vedrebbe necessariamente tassati in Italia nel momento in cui questo trasferisse la residenza fiscale in Italia (per il ben noto principio della worldwide taxation).

La differenza tra questi due regimi riguarda sia la condizione di accesso, sia la sostanza dell'agevolazione medesima:

- Per il Regime dei Pensionati Esteri, tra le varie condizioni richieste c'è quella di essere titolari di una Pensione Estera e quella di doversi stabilire in un Comune con meno di 20.000 abitanti di una Regione del Sud Italia.
- Per il Regime dei Paperoni, per contro, è richiesta la condizione di non essere stati residenti fiscalmente in Italia per almeno 9 degli ultimi 10 periodi d'imposta.

Il loro funzionamento è il seguente:

- Il Regime dei Pensionati Esteri prevede l'applicazione di una FLAT TAX del 7% sui redditi esteri derivanti da Pensioni Estere; attenzione però che nel Regime in oggetto la FLAT TAX del 7% si applica anche a tutti gli altri redditi esteri diversi dalle pensioni.

- Il Regime dei Paperoni (o Neo Residenti) invece consiste nel pagare un'imposta fissa di 100.000 euro indipendentemente dal reddito estero prodotto.
La definizione di Regime dei Paperoni deriva infatti dal fatto che questo Regime agevola in maniera maggiore i soggetti dotati di redditi esteri molto alti, la cui tassazione in Italia secondo le regole ordinarie potrebbe essere anche sensibilmente maggiore a 100.000 euro.

Ora, questi due Regimi hanno anche altri due aspetti in comune:

Aspetto 1: sia il Regime dei Pensionati Esteri, sia quello dei Paperoni non prevedono l'applicazione delle imposte Patrimoniali estere IVIE ed IVAFE, che possono essere particolarmente alte per soggetti aventi ricchezza importanti, in particolar modo nell'ambito finanziario. 
Analogamente entrambi i Regimi non prevedono che il soggetto compili il quadro RW.

Aspetto 2: sia il Regime dei Pensionati Esteri, sia quello dei Paperoni prevedono una tassazione ordinaria per i redditi prodotti in Italia, derivanti da qualsiasi tipologia:

- redditi da terreni;
- redditi da fabbricati;
- redditi di lavoro dipendente;
- redditi di lavoro autonomo;
- redditi di pensione;
- redditi diversi;
- etc.

Pertanto, riepilogando, abbiamo che

PUNTO A.
I Regimi dei Ricercatori e Docenti ed il Regime degli Impatriati sono dei Regimi che attraggono soggetti giovani che hanno nel loro lavoro la fonte principale del proprio reddito e che se hanno dei redditi esteri diversi dal lavoro, questi non sono di importo rilevante.

PUNTO B.
Per contro i Regimi dei Pensionati Esteri e dei Paperoni sono Regimi che attraggono soggetti che hanno nei redditi esteri la loro fonte di redditività primaria e che sono interessati ad abbattere questa e non le imposte sui redditi prodotti in Italia.

PUNTO C.
Il Regime dei Pensionati Esteri ha la caratteristica di riferirsi solo a soggetti che si trasferiscono in Comuni "piccoli" delle Regioni del Sud Italia.

PUNTO D.
Il Regime dei Paperoni è un Regime "elitario" per definizione, dato che non è frequente che un soggetto trovi vantaggio a pagare 100.000 euro di imposte Italiane su redditi esteri. Tanto per fare un esempio, se immaginiamo un soggetto che deve pagare il 26% di imposta sostitutiva sui dividendi esteri, l'ammontare minimo annuo di dividendi che un soggetto che si trasferisce in Italia deve maturare per avere vantaggio ad applicare tale Regime è pari a 384.615 euro. Solo con dividendi annui superiori a tale soglia sarebbe vantaggioso optare per tale Regime dei Paperoni.

PUNTO E.
Il Regime dei Ricercatori e Docenti è un Regime di grande interesse ma la sua applicazione è riservata a soggetti con formazione e mansioni iper-qualificate.

PUNTO F.
Per questi motivi il Regime di gran lunga più utilizzato da coloro che si trasferiscono in Italia dall'estero è senz'altro il Regime degli Impatriati, dato che si rivolge ad una platea molto vasta ed ha l'obiettivo di agevolare i redditi di lavoro dipendente ed autonomo.



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Enrico Povolo