Il grande Piano Americano di sostegno all'economia: 2.000 miliardi di dollari pronti per famiglie ed imprese

Il 26 marzo scorso, la Casa Bianca ed il Senato si sono accordati su un piano da 2.000 miliardi di dollari per sostenere l'economica per lo shock causato dall'emergenza Coronavirus: si tratta di un piano di dimensioni enormi che non ha precedenti nella storia e che valuteremo nel dettaglio in questo articolo.
Il fatto, comunque, che colpisce di più è che l'intero focus del piano USA è quello di far arrivare le risorse il più velocemente possibile alle famiglie ed alle imprese, saltando a piè pari tutte le barriere burocratiche: uno stridente contrasto con la realtà Italiana di questi giorni.


1) L'ASSEGNO ALLE FAMIGLIE.

E' prevista la spedizione a casa di un assegno una tantum di 1.200 dollari per ogni contribuente che abbia un reddito complessivo (AGI - Adjusted Gross Income) fino a 75.000 dollari. In caso di coppia di coniugi con un reddito fino a 150.000 dollari, l'importo dell'assegno per la coppia sarà di 2.400 dollari. A questo assegno si aggiunge un importo di 500 dollari per figlio.
Ciò significa che ogni famiglia Americana di quattro persone, due coniugi aventi un reddito complessivo di 130.000 dollari annui e due figli, riceverà un assegno di 3.400 dollari.
Questo assegno sarà spedito via posta ai contribuenti già a partire dal 6 Aprile, dunque con una velocità incredibile e senza alcun bisogno da parte dell'interessato di fare alcuna domanda.
La burocrazia è stata brutalmente semplificata ed, anzi, si metterà essa stessa al servizio del Cittadino: sarà il Tesoro Americano, interfacciandosi con l'IRS a fare tutti i controlli del caso ed a selezionare i soggetti aventi diritto.

E' una situazione diametralmente opposta a quella che si sta verificando in Italia in questi giorni, dove la procedura della Cassa Integrazione per i lavoratori dipendenti è incredibilmente farraginosa ed i moduli per ottenere la modesta indennità di 600 euro che lo Stato Italiano ha promesso ai lavoratori autonomi sta facendo venire mal di testa a non finire ai contribuenti Italiani ed ai loro consulenti.
L'esempio Americano dimostra, invece, che, laddove si voglia e si sappia fare, la burocrazia può essere usata al servizio dei contribuenti. 

2) I SOSTEGNI ALLA DISOCCUPAZIONE.

E' prevista una significativa espansione dei benefit di disoccupazione tramite una strategia in due steps:
-  L'incremento del periodo di disoccupazione di ulteriori 13 settimane insieme con un periodo di 4 mesi di benefit rafforzati che includono un ulteriore assegno di 600 dollari oltre a quanto già previsto dal programma di disoccupazione. Ciò porterà i lavoratori disoccupati ad avere un periodo di sussidi fino a 39 settimane dal momento della perdita del lavoro.
- L'inclusione all'interno del programma anche dei autonomi (self-employed), i freelancer e i cosiddetti "gig" worker (i cosiddetti lavoratori "precari", come gli autisti di Uber).

3) IL PROGRAMMA DI PRESTITI GARANTITI DAL GOVERNO FEDERALE PER LE PICCOLE IMPRESE.

E' previsto un piano di 367 miliardi di dollari di prestiti garantiti dal Governo Federale per le piccole imprese che si impegnano a non licenziare i propri dipendenti. Questo piano sarà implementato anche tramite la SBA (Small Business Administration). 
Particolarmente interessante e molto efficace la metodologia di funzionamento di questo intervento:
- i prestiti saranno garantiti al 100% dal Governo Federale;
- l'importo massimo potrà arrivare fino a 10 milioni di dollari per impresa;
- l'importo che ogni impresa può chiedere va a coprire tutte le spese che l'impresa sosterrà per un periodo di 8 settimane per queste spese:
i) costo del personale;
ii) affitti;
iii) interessi su mutui immobiliari;
iv) utenze ed utilities.
Il calcolo per la cifra che ogni impresa può chiedere si fa in questa maniera: si prende il periodo di un anno antecedente alla data in cui la domanda del finanziamento è fatta e si calcolano le uscite medie mensili per le suddette categorie di debito. Moltiplicando tale media mensile per 2,5 si avrà l'ammontare cui ogni piccola impresa avrà diritto.

Il punto veramente incisivo di questo intervento, però, riguarda il fatto che per il costo del personale ed ogni altra debt obligation il prestito sarà rimesso (!!) qualora l'impresa non abbia licenziato alcuno dei suoi dipendenti.
Nel caso in cui, invece, licenziasse, ad esempio, il 30% dei suoi dipendenti, l'impresa dovrebbe restituire pro-quota il 30% del prestito che le è stato accordato dalla SBA con la garanzia federale.

Il sistema è veloce ed efficace nell'assicurare immediata liquidità alle imprese più piccole per determinati costi fissi, trasferendo, di fatto, allo Stato i costi di queste categorie, a patto che l'impresa si impegni a mantenere il posto di lavoro del dipendente.
Il Tesoro Americano sta seguendo alla lettera i suggerimenti che l'ex Presidente della BCE Mario Draghi ha dato in questi giorni tramite un suo autorevole articolo sul Financial Times.

4) IL "LIQUIDITY PROGRAM" PER LE GRANDI IMPRESE TRAMITE LA FEDERAL RESERVE.

E' stato implementato un maxi-piano di 500 miliardi di dollari per un "major Corporate" program che si rivolge alle grandi imprese che possono soffrire di crisi di liquidità. Tale piano, a differenza del precedente, sarà implementato tramite la Federal Reserve direttamente. 

5) GLI ULTERIORI INTERVENTI FINANZIARI.

Sono previsti altresì questi interventi:

a) 100 miliardi di dollari per gli Ospedali e le strutture sanitarie.
b) 150 miliardi di dollari per i Governi Statali e Locali.
c) 30 miliardi di dollari per l'istruzione.
d) 25 miliardi di dollari per la gestione Federal dell'emergenza.
e) 25 miliardi di dollari di sostegno diretto delle Compagnie Aeree Passeggeri.
f) 4 miliardi di dollari di sostegno alle Compagnie Aeree Cargo.

6) LO SPOSTAMENTO DELLE SCADENZE E DEGLI ADEMPIMENTI FISCALI.

Come già detto nel precedente post, è stata deciso lo spostamento di 3 mesi della scadenza di pagamento e di presentazione della Tax Return Americana per le persone fisiche ed i Trust, prevista per il 15 Aprile 2020. La nuova scadenza è pertanto il 15 Luglio 2020.
Questo spostamento ha un valore in termini finanziari di 200 miliardi di dollari.

7) GLI INTERVENTI DELL'IRS TRAMITE L'IRS PEOPLE FIRST INITIATIVE.

Anche l'IRS ha reagito prontamente al piano di emergenza USA ed ha varato un suo piano molto ampio che è denominato IRS PEOPLE FIRST.
Questo piano prevede:

- La sospensione della pressoché totalità delle attività di controllo (Audit), siano esse compiute sul campo o da parte degli uffici.
- L'invito a tutti i contribuenti che risultano a credito a presentare le proprie dichiarazioni di reddito anche per gli anni precedenti il 2019 in modo da permettergli di ottenere prontamente il Refund.
- L'impegno dell'IRS di processare quanti più Refund possibili tra quelli ancora aperti in questo periodo.
- Il rispetto dei termini di prescrizione per l'annualità in scadenza: saranno adempiute solamente quelle attività ispettive che l'IRS consideri indispensabili per tutelare l'interesse Statale relativamente alla prescrizione dei termini di accertamento (Statute of Limitations). 
- La sospensione di tutte le rateazioni di pagamento dovute dal 1 Aprile al 15 Luglio 2020.
- La sospensione di tutte le attività di riscossione "forzosa" fino al 15 Luglio 2020.

Purtroppo, immaginare che in Italia l'Agenzia delle Entrate possa varare un piano "PEOPLE FIRST", è semplicemente grottesco.

Ciò che emerge chiaro è che in uno stato di emergenza e crisi si evidenzia la reale natura delle Istituzioni ed in questo frangente lo Stato Americano ha dimostrato di trattare i propri contribuenti come veri e propri Cittadini e non come sudditi.


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Enrico Povolo