Con un comunicato stampa di ieri, l'Agenzia delle Entrate ha stabilito che il termine entro il quale dovrà trasmettere tutti dati bancari all'IRS a seguito degli accordi IGA è fissato al 30 Settembre 2015.
Oltre ad alcuni dati tecnici, è stato stabilito anche un ulteriore termine breve (26 Maggio) per spedire suggerimenti e consultazioni connesse all'Agenzia delle Entrate da parte degli Intermediari Finanziari.
Questo il link al Comunicato Stampa:
Sul punto ci sentiamo di fare alcune osservazioni:
1) A prescindere dal fatto che è perlomeno inopportuno stabilire una scadenza così importante con un Comunicato Stampa, pare che l'Agenzia delle Entrate, come spesso capita, abbia "buttato il cuore oltre l'ostacolo" fissando da subito un termine prima ancora di ricevere le indicazioni da parte degli Intermediari Finanziari.
A nostro avviso sarebbe stato più logico procedere con ordine e cioè:
- dapprima sollevare il dibattito pubblico e raccogliere tutte le perplessità e i dubbi (che sono tanti) presenti tra gli operatori;
- poi cercare di risolvere i dubbi tramite una Circolare apposita;
- e solo successivamente stabilire un termine di adempimento per la trasmissione.
2) Il termine del 30 Settembre 2015 non è stabilito in maniera chiara, dato che è definito come il termine entro cui l'Agenzia delle Entrate dovrà spedire i dati all'IRS. Però sarebbe stato più logico fissare il termine entro cui gli Intermediari Finanziari devono spedire i dati all'Agenzia delle Entrate e non l'Agenzia delle Entrate all'IRS.
Se l'Agenzia riceve i dati il giorno 30 Settembre 2015 da una data Banca, difficilmente potrà girarli il giorno stesso all'IRS.
3) Si noti poi il seguente passaggio del Comunicato:
"Cerchio rosso sulla data del 26 Maggio prossimo per inviare all'Agenzia suggerimenti sulle istruzioni predisposte per gli operatori, in vista della pubblicazione del provvedimento definitivo del direttore delle Entrate, come previsto dalla bozza del decreto ministeriale".
Abbiamo evidenziato quest'ultimo capoverso perché appare sintomatico di questo "buttare il cuore oltre all'ostacolo": si chiedono suggerimenti agli operatori finanziari per l'emissione di un Provvedimento che dovrà essere emesso dopo una Legge che non è ancora approvata e dopo un Decreto Ministeriale che non è ancora pubblicato.
Consideriamo infatti che la struttura dei passaggi amministrativi è la seguente:
FASE 1: Approvazione definitiva del progetto di Legge di ratifica dell'accordo IGA che è ancora al Senato (domani 21 Maggio è la scadenza per la presentazione degli ultimi emendamenti).
FASE 2: A seguito dell'approvazione al Senato ci dovrà essere l'emissione dell'apposito Decreto Ministeriale.
FASE 3: A seguito del Decreto Ministeriale si dovrà pubblicare il Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.
FASE 4: A seguito del Provvedimento ci dovrà essere anche (sperabilmente) l'emissione di una Circolare dell'Agenzia delle Entrate per chiarire tutti i dubbi applicativi.
4) La stessa formulazione letterale del Comunicato Stampa, infine, pare ambigua in quanto stabilisce il termine del 30 Settembre 2015 quasi en passant, come si trattasse di qualcosa di secondario o di scontato. Vediamo il punto:
"La consultazione riguarda nel dettaglio i documenti tecnici con le modalità operative per comunicare alle Entrate le informazioni che l'Agenzia trasmetterà poi entro il 30 settembre 2015 all'IRS, autorità competente USA, nel rispetto degli impegni internazionali".
Ci pare di intravedere in questa formulazione la consapevolezza da parte delle Autorità Italiane di avere la coda di paglia a causa del fatto che esse:
- sono incredibilmente in ritardo nel rispetto degli Accordi IGA;
- hanno mancato in pieno la prima scadenza di invio prevista per il 30 Aprile 2015;
- non sono nemmeno state finora in grado di fissare un nuovo termine (rispetto al 30 Aprile 2015) per l'adempimento FATCA.
C'è il sospetto che questo Comunicato Stampa abbia più che altro il compito di tacitare l'IRS, il quale guarda (crediamo) con un certo sconcerto e sospetto i ritardi e l'inefficienza della macchina amministrativa italiana.
Se questa ipotesi fosse reale, si tratterebbe più che altro di un tentativo dell'Agenzia delle Entrate di dimostrare all'IRS che il cantiere FATCA non è impantanato e che si è già fissato un nuovo termine per l'adempimento.
A nostro avviso il termine del 30 Settembre 2015 non sarà facilmente rispettabile, anche in considerazione della pausa estiva: una proroga al 30 Novembre 2015 sarebbe senz'altro opportuna. In tal senso è da sperare che gli intermediari finanziari abbiano la sufficiente forza persuasiva per far slittare la scadenza e che l'Agenzia delle Entrate non prenda delle posizioni eccessivamente rigide al riguardo.
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Per ciò che concerne più da vicino i riflessi per la Streamline Offshore Procedure, se il termine del 30 Settembre 2015 fosse confermato, sarebbe consigliabile presentare tale sanatoria entro la medesima data, onde evitare che l'IRS possa venire in possesso dei dati finanziari prima della presentazione della sanatoria.
Enrico Povolo
Enrico Povolo